ROMA (WSI) – Assolti tutti e sei gli scienziati sui sette imputati che secondo l’accusa avrebbero dovuto prevedere il terremoto di L’Aquila.
Ma i giudici della Corte d’Appello del processo contro la Commissione Grandi Rischi hanno ritenuto che il fatto non sussiste.
Condannato invece il vice presidente della Protezione Civile Bernardo De Bernardinis, a due anni di reclusione, ma non per il reato principale che era di omicidio colposo.
De Bernardinis è stato assolto in riferimento alla morte delle 16 vittime del sisma del 6 aprile, ma è stato condannato per altre 29.
A leggere la sentenza è stata la presidente del collegio giudicante della Corte d’Appello dell’Aquila.
Proteste dei familiari delle vittime che non hanno apprezzato la sentenza pronunciata da Fabrizia Ida Francabandera. Alcuni di loro hanno iniziato a urlare in aula frasi come “vergogna, vergogna” rivolte ai giudici.
E ancora “Mafiosi. Uno Stato che non fa piu’ giustizia, uno Stato che difende se’ stesso”.
In primo grado gli scienziati erano stati condannati a sei anni.
Alla soddisfazione ovvia dei difensori, fa da contraltare la delusione del procuratore generale dell’Aquila Romolo Como, che si è detto “alquanto sconcertato”.
“Immaginavo un forte ridimensionamento dei ruoli e delle pene, ma non un’assoluzione così completa, scaricando tutto su De Bernardinis, cioè sulla Protezione Civile”.