LONDRA (WSI) – La fase acuta della crisi è passata, non si parla più di dissoluzione dell’euro, ma i leader europei marciano come sonnambuli verso l’orlo del precipizio. E’ la tesi sostenuta fin dalla copertina dall’edizione di questa settimana da The Economist, che mostra Angela Merkel in testa ad un drappello con Hollande, Rajoy, Barroso, Passos Coelho e Van Rompuy alla sua sinistra e Draghi, Letta e Samaras alla sua destra: tutti in marcia verso un precipizio. Titolo: ‘The sleepwalkers’ (‘i sonnambuli’, appunto). Sottotitolo: “In attesa dell’euro disastro“.
In un editoriale, il settimanale economico britannico scrive che “la somma dell’indebitamento di governi, privati e imprese è ancora eccessivo”, che “le banche sono sottocapitalizzate e gli investitori internazionali si preoccupano per le perdite ancora da determinare” e che se anche “gli interessi sono bassi, le aziende dell’Europa del sud soffrono per una crudele stretta creditizia”.
L’Economist scrive anche che “i mercati finanziari sono stati anestetizzati da quando Mario Draghi ha promesso ‘di fare qualsiasi cosa’ per proteggere l’euro del collasso” e che la mossa del presidente della Bce ha dato sia tempo che mezzi per combattere la speculazione. Ma al contrario i leader politici non riescono a trovare una via di uscita per le “riforme”.
“E se i leader dell’eurozona inciampassero? Come il Giappone – conclude l’Economist – l’Europa sarà in ombra per gli anni a venire. Il costo sarà misurato in termini di disillusione, comunità sociali arrugginite e vite sprecate. Ma a differenza del Giappone, l’Eurozona non ha coesione. Per tutto il tempo che stagnazione e recessione stresseranno la democrazia, l’eurozona rischia un fatale rigetto popolare. Se i sonnambuli tengono alla loro valuta e alla loro gente, devono svegliarsi”.
Nella copertina del settimanale british, lo strillo fa il verso alle locandine cinematografiche. Corredato di stellette, il giudizio della critica sul film “I Sonnambuli”: “Si russa alla grande”, “Cinquanta gradazioni di grigio, senza il sesso”, “Inazione non-stop”.