New York – Wall Street ha chiuso in calo spinta al ribasso dai nui segnali preoccupanti che giungono dall’Eurozona. Il Dow Jones ha perso lo 0,61% a quota 12079,98; il Nasdaq e’ arretrato dello 0,80% a 2657,22 punti. L’attenzione degli operatori rimane focalizzata sul problema dei debiti sovrani in Europa e non aiuta certamente il trend delle borse europee che, dopo un’apertura promettente, ora rallentano notevolmente il passo cedendo in media almeno l’1%.
A livello settoriale in Usa, i sell si fanno pesanti sui finanziari, mentre i tecnologici tengono meglio. Balzo degli assicurativi dopo decisione della Corte Suprema di rivedere la legge di Obama sull’assistenza sanitaria.
gli indici principali della borsa americana sono appesantiti dal persistere dei timori circa la capacita’ dell’Europa di contenere la crisi del debito sovrano. I bund tedeschi guadagnano terreno sui bond omologhi dell’area periferica, mentre yen e dollaro si rafforzano sull’euro.
Gli operatori continuano dunque a guardare alle evoluzioni sul governo di Mario Monti e sul caso italiano, che continua a essere sotto i fari della comunita’ internazionale.
I mercati non sono incoraggiati dalle buone notizie che giungono da Italia e Grecia. Durante il fine settimana Roma ha approvato la legge di stabilita’ che prevede nuove misure di austerita’ e ha gettato le basi per la creazione di un nuovo governo tecnico.
In particolare Piazza Affari, che si era confermata il listino migliore, cola a picco nell’arco di pochi secondi, a seguito dei risultati dell’asta che hanno messo in evidenza un nuovo forte balzo dei rendimenti, volati al record in 14 anni. Il Ftse Mib ha perso il 23% da inizio anno.
Occhio anche al caso Grecia, dove si attende il voto di fiducia al nuovo governo di Lucas Papademos. Papademos, ex banchiere centrale, dovrà infatti ottenere la fiducia dopodomani, prima di incontrare i ministri delle finanze dell’Eurozona a Bruxelles, il giorno successivo.
Dal fronte economico, non sono attesi oggi dati di rilievo negli Stati Uniti.
Focus sulle trimestrali, che finora non sono state soddisfacenti: Lowe’s e J.C. Penney hanno annunciato risultati migliori delle stime, ma le previsioni per l’esercizio sono state contrastanti nel primo caso e deludenti nel secondo. I due titoli si muovono in lieve rialzo.
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Sul fronte del mercato valutario, l’Euro scende per l’appunto sotto quota $1,37, perdendo lo 0,79%, a quota $1,3641; la moneta unica perde contro il franco svizzero lo 0,14%, a CHF 1,2358, mentre contro lo yen scivola dell’1%, a JPY 105,04.
Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio sono in flessione dell’1,40%, a $97,60 al barile, mentre le quotazioni dell’oro scendono dello 0,55%, a $1.778,20.