Società

L’importanza della consulenza per il successo delle PMI

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Roma – Spesso viene considerata erroneamente un costo aggiuntivo per le piccole e medie imprese. Una buona consulenza offre invece non solo un valore aggiunto, ma una leva strategica fondamentale per le aziende che stanno cercando di resistere e perche’ no crescere in tempi di crisi.

“Leggere gli scenari, anticipare i cambiamenti, individuare le strategie competitive ed organizzative utili ad adattarsi rapidamente alle mutate condizioni di mercato, rappresenta per l’azienda un plus funzionale al raggiungimento dei risultati, per il successo sui mercati globali”, ha affermato il Presidente di Confindustria Assoconsult, Ezio Lattanzio.

A margine del meeting della Piccola Industria di Confindustria a Prato, Lattanzio ha espresso alcune considerazioni sul tema centrale del management consulting, considerato leva strategica per lo sviluppo del sistema imprenditoriale.

Il presidente insistito sul concetto di apporto della consulenza di management che deve essere svolta in forma strutturata ed imprenditoriale: “Di frequente” – ha aggiunto – “la consulenza è considerata un costo aggiuntivo. La realtà, invece, dimostra come essa rappresenti un valore aggiunto per le tante PMI che costituiscono la maggioranza del nostro tessuto imprenditoriale e che necessitano di una seria attività di supporto organizzativo, di mercato, di passaggio generazionale, nella scelta di nuovi partner sul mercato globale”.

Il Presidente dell’associazione che rappresenta tutte le imprese di consulenza dell’industria italiana piu’ significative del settore si è poi soffermato anche sulla necessità di “assecondare il processo di riforma della PA capitalizzando al massimo esperienze di eccellenza appannaggio solo di alcune realtà territoriali” come volano per la crescita delle PMI.

Sull’esigenza di un’evoluzione della stessa attività consulenziale, “essa” ha proseguito “dovrà puntare sull’aggregazione, l’implementazione di network e la capitalizzazione prendendo coscienza del bisogno di uno scatto qualitativo quanto culturale che parta da una strutturazione solida, utile ad adeguarsi ai mutati scenari del mercato e della globalizzazione in una logica di sistema.

Ciò, attraverso il ricorso al bilanciamento tra multifunzionalità e focalizzazione, oltre all’adozione di un codice etico da parte degli operatori” ha concluso.