NEW YORK (WSI) – A partire dal prossimo 28 ottobre, l’Irlanda dirà addio alle monetine da 1 e da 2 centesimi di euro. O almeno questo è quanto la Banca centrale di Dublino proverà a fare, dato che i due tagli manterranno corso legale. Tra otto giorni, il paese darà il via a quello che viene definito l’arrotondamento volontario nei pagamenti.
La campagna, limitata ai pagamenti in contanti, chiede a negozianti e clienti di arrotondare ogni scontrino ad un multiplo dei 5 centesimi di euro. Alla base della mossa ci sono ragioni economiche. Alla zecca irlandese produrre una moneta da 1 centesimo costa 1,65 centesimi, cioè più del suo valore nominale. Nel caso dei 2 centesimi siamo più o meno in parità (1,94 centesimi). Fino a oggi, l’Irlanda ha speso 2,5 miliardi per la produzione di monete da uno e due centesimi.
Senza contare poi che molte di queste monete finiscono per essere disperse. Il processo di ritiro è stato deciso dopo un test effettuato nel 2013 a Wexford, al termine del quale l’83 per cento dei cittadini e il 100 per cento dei commercianti si era detto favorevole.
Preoccupazioni sono invece avanzate da organizzazioni non governative e quelle che si occupano di volontariato, che riescono a mettere insieme cifre considerevoli dai salvadanai che mettono nei negozi vicino alla cassa o nelle scuole, e che per questa ragione temono che la decisione possa avere un impatto significativo sulla quantitĂ di donazioni raccolte.
(MT)