Confindustria lancia l’allarme: l’inflazione in Italia e’ bassa, ma si corre il pericolo deflazione. In particolare, a frenare la corsa sono stati i beni industriali.
Tecnicamente si parla di deflazione quando i prezzi calano mentre il potere di acquisto della moneta aumenta: si corre pero’ il rischio di provocare una stagnazione economica. Lo rivela il rapporto del Centro Studi di Confindustria sulla congiuntura flash di luglio 2010, che inquadra i dati per l’Italia nell’ambito di un piu’ generale rallentamento della ripresa globale.
Corrono gli ordinativi, specialmente quelli dall’estero, e i fatturati. Anche le attese delle manifatture sono positive mentre e’ scesa a giugno la fiducia dei consumatori italiani e la disoccupazione resta ferma all’8.7%. Bene l’export.
Nel Belpaese l’inflazione resta bassa – ma quella “core” e’ piu’ alta che in Europa, a indicare una minore competitivita’ del sistema-Italia – e prevale la minaccia di deflazione, aggiunge il Csc, mentre l’aumento dell’Euribor rincarera’ il costo del denaro per le imprese.