Economia

L’ora X si avvicina, Cameron annuncia referendum per rimanere o uscire dall’Ue

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ROMA (WSI)- L’ora X per il Regno unito – ma anche per l’Unione europea – si sta avvicinando sempre di più. Parla nel discorso tanto atteso il premier britannico David Cameron, annunciando il referendum sulla permanenza o meno del paese nell’Ue. Un referendum che ci sarà entro il 2017, come precisato dallo stesso premier, a condizione ovviamente che il suo partito vinca nelle prossime elezioni.

Senza una riforma dell’Unione europea, il Regno Unito sarà spinto ad abbandonarla, dice Cameron. “Il pericolo è che se l’Europa fallisce, il Regno Unito verrà spinto verso l’uscita. Io non voglio che accada. Voglio che l’Unione europea sia un successo”.

“Non sono un isolazionista – sottolinea – ma voglio un’Unione europea migliore” e “credo che “l’interesse per il Regno Unito sia servito in modo migliore in una Unione europea che sia flessibile”.

“So che c’è chi riotiene che, se non stiamo bene nell’Unione europea dopo 40 anni, non staremo mai bene all’interno di essa. Ma io rifiuto di avere un’attitudine talmente disfattista, sia per la Gran Bretagna che per l’Europa”. E “questo perchè con coraggio e convinzione io credo che possiamo formare un’Europa più flessibile, adattabile, e un’Unione europea in cui gli interessi e le ambizioni di tutti i suoi membri possano essere soddisfatti”.

A suo avviso il principale obiettivo che l’Ue deve prefissarsi ora è “la prosperità”.

Le critiche non sono mancate prima del discorso e sono arrivate soprattutto dai laburisti. Ed Miliband, leader del partito laburista, ha afferma che il discorso si ritorcerà contro Cameron, in quanto lo presenterà alla stregua di “un debole premier, guidato dal suo partito, e non dall’interesse economico nazionale”. Secondo il partito di opposizione, il discorso sul referendum non farà altro che causare incertezza, frenando anche gli investimenti esteri.

“Tutti sanno che la priorità per la Gran Bretagna è avere crescita e occupazione. Abbiamo ricevuto diversi avvertimenti dalle aziende britanniche sui pericoli di creare anni di incertezza per il paese. La Gran Bretagna ha bisogno di un primo ministro che riesca a rendere possibile il cambiamento in Europa in questo momento, assicurandosi che l’occupazione e la crescita vengano messi davanti alle misure di austerity”.