NEW YORK (WSI) – La spinta tedesca per un’austerità fiscale da impedendo all’economia della zona euro di crescere e i debiti dell’Europa dovrebbero essere spazzati via in un’altra maniera. E’ quanto afferma l’economista australiano Steve Keen, autore e professore universitario (Kingston University, London).
L’economista parla subito dopo i dati del settore manifatturiero in Europa, in rallentamento ad agosto. L’indice è sceso al minimo di 13 mesi a 50,7 punti dai 51,8 di luglio. Male anche i dati in Francia e Italia e in Germania, dove il settore manifatturiero è cresciuto ma al passo più lento di 11 mesi.
“Il focus è sul debito governativo e rappresenta senza ogni dubbio un’ossessione per la Germania” – dice Keen,
Sebbene la politica monetaria nella zona euro sia rimasta accomodante, con i tassi ai minimi storici, la Germania, ha spinto i membri dei paesi ad adottare strette misure di austerità per combattere i deficit stellari e il debito pubblico.
“I tedeschi sbagliano – dice Keen – in questa situazione dovrebbero attuale politiche fiscali che danno una spinta alle economie, non il contrario”.
I deficit governativi rimangono ben al di sopra del 3% in diversi paesi della zona euro. Nel 2013 la grecia ha sfonato un deficit al 12,7% del Pil, mentre la Spagna e l’Irlanda hanno entrambe deficit superiori al 7%.