(9Colonne) – Roma, 20 feb – Senza una maggioranza autonoma, di centrosinistra s’intende, sulla politica estera, il governo Prodi dovrebbe andare a casa. E’ l’opinione del vicepremier e ministro degli Esteri Massimo D’Alema, in vista del voto che seguirà alla discussione sulla politica estera del governo Prodi, compreso il rifinanziamento della missione militare in Afghanistan, previsto per domani al Senato. D’Alema vuole scongiurare il sostegno determinante dell’opposizione parlamentare e compattare la maggioranza dell’Unione, che sui temi della politica estera presenta al suo interno diverse vedute. E lo fa mettendo in campo un’ipotesi pesante che giustifica come “un principio costituzionale”. Sebbene il ministro chiarisca subito dopo di non essere “assolutamente preoccupato. Credo che l’ordine del giorno lo voteranno tutti. Almeno lo spero”, conclude. Da Ibiza, in Spagna, dov’è in corso il vertice italo-spagnolo, il vicepremier smentisce anche che sia in corso una trattativa con gli Stati Uniti riguardo alla base militare Ederle di Vicenza. Ieri si erano fatte insistenti le voci che volevano il governo italiano impegnato in una mediazione con gli Usa per individuare un diverso sito rispetto all’aeroporto Dal Molin per l’ampliamento della base. Il capo della diplomazia italiana conferma soltanto di aver riproposto “al segretario di Stato americano Condoleeza Rice lo scorso 26 gennaio a Bruxelles il problema dell’impatto ambientale e urbanistico” del progetto di estensione.