Società

L’Unione Europea vince il Nobel per la Pace

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New York – Il comitato del Nobel soprende ancora nell’assegnare il Nobel per la pace. Dopo la decisione clamorosa di consegnare il prestigioso riconoscimento a Barack Obama nel 2009, quest’anno a vincere e’ l’Unione Europea, che ha avuto il merito di “aver contribuito alla pace e alla democrazia, e alla tutela dei diritti umani, in oltre 60 anni di attivita’”.

Un’istituzione la cui creazione ha evitato le guerre militari tra i paesi, indubbiamente, ma non le tensioni e i conflitti sociali interni, provocati in questi ultimi anni dalla crisi economica. Le immagini delle proteste in Grecia e nelle piazze di Spagna, cosi’ come della poverta’ nelle strade portoghesi e delle bandiere della Germania bruciata sono indelebili.

E’ stato per questi ovvi motivi particolarmente interessante ascoltare la motivazione della giuria, che ha sottolineato come Spagna e Portogallo siano entrate a far parte del blocco Ue dopo aver messo per sempre alle spalle le dittature di Franco e Salazar. Ma ora le difficili condizioni economiche li’, in Italia e in Grecia minacciano la parita’ di diritto e trattamento tra i cittadini. Non piu’ tra fascisti e repubblicani, bensi’ tra ricchi e poveri.

L’attribuizione del Nobel per la Pace vuole essere anche – ha spiegato la commissione – un monito, affinche’ l’Unione Europea continui a lavorare per assicurare la pace e la solidarieta’ tra i paesi dell’Europa.

Sara’ interessante, a questo proposito, ascoltare a fine novembre il discorso di Van Rompuy e Juan Manuel Barroso a Oslo. Rischia di essere una conferenza molto lunga…
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Tornando alle motiviazioni, l’inizio del discorso e’ dedicato al periodo di riappacificazione dopo la Seconda Guerra Mondiale: “L’Unione Europea e’ riuscita a riunificare Francia e Germania e anche gli stati dell’ex blocco sovietico”.

Snobbato invece il fatto che le autorita’ dell’Ue sono riuscite anche a dividere il blocco a 27, piu’ precisamente sul tema dell’unione monetaria, creata di tutta fretta per poter tenere il passo delle grandi potenze mondiali economiche in crescita di Usa, Russia, Cina, Giappone, Brasile e India e i cui effetti ‘dannosi’ commessi con il “peccato originale dell’euro” si vedono chiaramente anche oggi nella forma della crisi del debito.

D’ora in avanti a nessuno sara’ consentito trovare da ridire a chi da due anni ormai ritiene che il Nobel per la Pace sia una farsa.

ECCO IL TESTO DEL COMINICATO UFFICIALE:

Il Comitato norvegese dei Nobel ha assegnato il Premio Nobel per la Pace 2012 all’Unione Europea (UE). L’Unione e i suoi leader hanno contribuito in oltre sessant’anni ai progressi nella pace e nella riconciliazione, nella democrazia e nei diritti umani in Europa.

Negli anni della guerra, il Comitato norvegese dei Nobel consegnò diversi premi alle persone che si erano impegnate nel cercare di far riconciliare Francia e Germania. A partire dal 1945, quella riconciliazione è diventata realtà. La terribile sofferenza nella Seconda guerra mondiale ha dimostrato la necessità di una nuova Europa. Oltre un periodo di settant’anni, Germania e Francia hanno combattuto tre guerre. Oggi una guerra tra Germania e Francia è impensabile. Questo dimostra come nemici storici possano diventare partner molto stretti, attraverso sforzi condivisi per creare reciproche complicità.

Negli anni Ottanta, la Grecia, la Spagna e il Portogallo si sono uniti alla UE. L’introduzione della democrazia fu una condizione necessaria per il loro ingresso. La caduta del muro di Berlino ha reso possibile l’ingresso nella UE di altri paesi dell’Europa centrale e orientale, aprendo una nuova era nella storia europea. La divisione tra Est e Ovest è arrivata dopo grandi sforzi a una fine; la democrazia si è rafforzata; molti conflitti etnici sono stati risolti.

L’ammissione della Croazia come nuovo membro il prossimo anno, l’apertura dei negoziati con il Montenegro, e la Serbia come membro candidato all’ingresso, sono fattori che rafforzano il processo di riconciliazione nei Balcani. Nell’ultimo decennio, la possibilità di includere nella UE anche la Turchia ha portato a progressi nella democrazia e nel rispetto dei diritti umani in quel paese.

L’UE sta affrontando grandi difficoltà economiche e un forte malcontento. Il Comitato norvegese dei Nobel desidera concentrarsi su ciò che reputa il più importante risultato raggiunto dalla UE: il successo derivante dallo sforzo per tutelare la pace, la riconciliazione, la democrazia e i diritti umani. Il ruolo di stabilizzatore svolto dalla UE ha contribuito a trasformare in buona parte l’Europa, da un continente di guerra a uno di pace.

Il lavoro della UE rappresenta la “fratellanza tra le nazioni”, ed equivale ai “progressi di pace” cui Alfred Nobel fa riferimento nel proprio testamento del 1895 per il Premio per la pace.

Per contattare l’autore Twitter @neroarcobaleno; daniele@wallstreetitalia.com