Nel giorno della Fed, il consiglio direttivo della Bce terrà oggi alle 11 una riunione straordinaria per discutere della forte vendita sui mercati dei titoli di Stato.
“Il consiglio direttivo terrà una riunione ad hoc oggi per discutere le attuali condizioni di mercato“, ha dichiarato un portavoce della Bce. I rendimenti dei titoli di Stato sono saliti bruscamente da quando, giovedì scorso, la Banca centrale europea ha preannunciato che avvierà una serie di rialzi dei tassi.
Secondo quanto anticipato dal Corriere, che cita fonti vicini ad alcuni dei responsabili delle banche centrali nazionali, sul tavolo della riunione, fissata alle 11, ci sarebbe la distribuzione dei reinvestimenti dei titoli dei vari Paesi, già comprati negli anni scorsi, che vengono a scadenza. La Bce – secondo le voci in circolazione – potrebbe formalizzare che questi reinvestimenti vengano fatti in misura più che proporzionale a favore dei Paesi in difficoltà sul mercato. Preoccupa in particolare il Btp: il bond decennale italiano è infatti arrivato a rendere il 4,17%, ai massimi degli ultimi 10 anni.
Dopo la notizia di un vertice di emergenza convocato dalla Bce per discutere le condizioni dei mercati, lo spread Btp-Bund ha segnato un forte calo. Il differenziale segna ora 213 punti, sulla piattaforma Bloomberg, rispetto ai 241 della chiusura di ieri mentre il rendimento del decennale italiano è tornato sotto il 4%, al 3,87%.
Bce: pronti a nuovi strumenti contro lo spread
Con molta probabilità la Bce non aveva previsto una reazione così violenta dei mercati di fronte all’annuncio di giovedì scorso con cui la presidente Christine Lagarde ha di fatto varato una stretta monetaria dall’estate per rispondere all’aumento dell’inflazione nell’area euro.
Non a caso ieri Isabel Schnabel, un’economista tedesca dell’esecutivo della Bce, ribadendo quanto già detto giovedì scorso ad Amsterdam dalla presidente Christine Lagarde, ha spiegato:
“Stiamo monitorando molto attentamente gli sviluppi sui mercati” e la BCE è pronta a “reagire ad emergenze nuove con strumenti nuovi”, per fronteggiare “aggiustamenti dei prezzi che minaccino la trasmissione della politica monetaria e quindi il nostro mandato primario di stabilità dei prezzi”. “Nel corso degli ultimi giorni – ha detto – sono aumentate le preoccupazioni circa l’entità dell’inasprimento della politica monetaria necessario per ripristinare la stabilità dei prezzi. L’aumento dei premi per il rischio sovrano è accelerato, le condizioni di liquidità sono diventate più difficili e le variazioni giornaliere dei rendimenti obbligazionari sono aumentate”.
Fed-day: possibile rialzo fino a 75 punti base
Sempre oggi è atteso il nuovo verdetto della Fed sui tassi: secondo alcuni analisti, la banca centrale europea potrebbe alzare il costo del denaro fino ai 75 punti base, invece di 50 finora previsti, dopo l’aumento di mezzo punto di maggio allo 0,75-1%. Con un punto d’arrivo della stretta fissato al quattro per cento.