Si chiama Crush ed è un nuovo tipo di carta realizzata dalla cartiera italiana Favini. E’ ecologica, colorata e realizzata con scarti agroindustriali.
Secondo quanto afferma il brand manager di Crush, Michele Posocco, l’azienda raccoglie gli scarti della produzione agroalimentare – che nel peggiore dei casi finiscono in discarica – e garantisce la possibilità di poter riciclare la carta fino a 5 volte,
I residui di mais, agrumi, kiwi, olive, mandorle, nocciole e caffè possono sostituire, infatti, fino al 15% della cellulosa proveniente da albero ed essere miscelati in modo da produrre diverse tonalità di carta che nella trama fanno intuire i segni delle materie prime.
Anche al tatto le 7 tipologie risultano diverse: la carta ricavata dagli scarti del caffè, ad esempio, è più ruvida rispetto a quella ricavata dal mais o dagli agrumi.
Dopo la notizia di qualche giorno fa relativa al generatore elettrico che va a “pipì”, ecco un altro piccolo passo avanti nella ricerca che guarda con interesse al risparmio delle risorse del nostro pianeta.