Società

Casta si autoelegge in città metropolitane. Idem al Senato se vince ‘SI’

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ROM (WSI) – Nessuna lo sa ma oggi ciò che rimane delle province abolite va al voto con l’elezione a Roma, Milano, Bologna, Napoli e Torino dei consigli delle città metropolitane.

A essere chiamati alle urne non sono i cittadini ma i sindaci e consiglieri comunali che dovranno votare i membri dei consigli metropolitani. Un antipasto di quello che potrebbe accadere al Senato se al referendum costituzionale dovesse vincere il sì. A scriverlo è un articolo de Il Fatto Quotidiano, che scrive chiaro e tondo che la casta si sta autoeleggendo nelle città metropolitane:

“Sono vive e vegete, nonostante la riforma che nei proclami dei suoi artefici avrebbe dovuto cancellarle dalla mappa politica italiana. Oggi ciò che rimane delle province abolite vanno al voto: a Roma, Milano, Bologna, Napoli e Torino si eleggono i consigli delle Città Metropolitane. Ma non saranno i cittadini a scegliere i loro rappresentanti: si tratta di un’elezione di secondo grado, nella quale saranno i sindaci e i consiglieri comunali a votare per i membri dei consigli metropolitani. Un meccanismo molto simile a quello con il quale, in base alla riforma costituzionale messa a punto dal governo Renzi, verranno eletti i membri del nuovo Senato. In pratica una serie di piccole oligarchie locali, di dimensioni ridotte ma speculari a quella di dimensioni nazionali selezionata tra sindaci e consiglieri regionali che grazie alle riforme del ministro Maria Elena Boschi andrà ad occupare Palazzo Madama”.

E’ stata la legge n. 56 del 2014, anche nota come riforma Delrio, a prevedere come il consiglio metropolitano duri in carica 5 anni  e possono correre per la carica di consigliere metropolitano i sindaci dei comuni della Città Metropolitana e i consiglieri comunali. La carica di sindaco spetta invece automaticamente al primo cittadino del capoluogo.

Come saranno le elezioni? A Roma ci son quattro liste: M5S, Le Città della Metropoli, Patto Civico Metropolitano e Territorio Protagonista. A Milano la scelta è tra cinque liste – C+ Milano Metropolitana, Insieme per la Città metropolitana, Movimento Movimento5stelle.it, La Città dei Comuni Lista civica, Lega Nord Lega Lombarda Salvini – mentre a Napoli le liste sono 6 – Napoli Popolare, Forza Italia, Partito Democratico, Movimento 5 stelle, Noi Sud, Con de Magistris. I prossimi appuntamenti sono il 23 ottobre a Cagliari e il 20 novembre con le elezioni a Catania, Palermo e Messina.