Great Place to Work, azienda leader nel settore dell’analisi del clima aziendale, della trasformazione organizzativa e dell’employer branding, ha stilato per il 22° anno consecutivo la classifica delle imprese nominate “Best Workplaces Italia 2023”, cioè le 60 migliori aziende per cui lavorare in Italia. Per stilare questa classifica, Great Place to Work Italia ha condotto una ricerca durata un anno su 303 aziende, ascoltando le opinioni riguardo all’ambiente di lavoro di 163.000 collaboratori in Italia e nel mondo appartenenti alle stesse organizzazioni.
La classifica sotto la lente
Entrando ancora più nel dettaglio, la classifica è stato suddivisa e organizzata in 4 categorie differenti sulla base del numero di collaboratori: aziende con oltre 500 collaboratori, con un numero di dipendenti compreso tra 150 e 499, tra 50 e 149 e tra 10 e 49. Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia, chiarisce:
“Dato questo contesto di grande cambiamento, la storia che vediamo analizzando la fotografia delle 60 migliori aziende italiane del 2023 è molto coerente. Le migliori imprese del Bel Paese aumentano in media del 15% la loro forza lavoro rispetto allo scorso anno, hanno il 95% di fiducia nella propria leadership e riescono a raggiungere risultati importanti su temi difficili da affrontare come meritocrazia (+23% rispetto al panel delle 303 aziende analizzate) e correttezza (+19%). Risultati che hanno un peso ancora più importante perché raggiunti dopo anni d’importanti scossoni organizzativi. Tra i settori più presenti siamo orgogliosi di vedere la produzione manifatturiera, sempre più simbolo di un nuovo rinascimento imprenditoriale italiano, e l’information technology, dove la great resignation e qualche stima un po’ troppo entusiastica hanno “obbligato” le aziende del comparto a proporre esperienze sempre più ingaggianti per sfuggire alla trappola dell’azienda-commodity”.
Fiducia dei collaboratori, fatturato e made in Italy in crescita
Emerge dunque l’incremento del Trust Index, valore relazionato alla fiducia dei singoli collaboratori, che sale del 2% rispetto a un anno fa (89% contro l’87% del 2022). Restando sempre in ottica Trust Index, i Best Workplaces italiani si pongono al di sopra della media europea (89%), dietro solo alla Danimarca e a pari merito con Belgio e Finlandia.
Da uno studio della John Hopkins University su un campione di 2.000 lavoratori italiani a cui è stato sottoposto il questionario Trust Index sono emerse distanze preoccupanti tra i top performer della classifica e la media italiana: 50 punti percentuali sul riconoscimento dei benefit (83% per le best contro 33% per la media italiana), 44 punti rispetto al work-life balance (86% vs 44%) e 38 punti percentuali rispetto alla meritocrazia (79% vs 41%) sono solo i più eclatanti.
La parola crescita non riguarda solo la fiducia, ma anche il fatturato: i 60 migliori luoghi di lavoro in Italia del 2023 hanno fatto registrare una crescita media annua del fatturato pari al 26%, migliorando il già ragguardevole 23,25% del 2022.
Cresce inoltre la forza del Made in Italy: 31 aziende su 60 (52%) presenti in classifica sono italiane, un dato in netta crescita rispetto a 10 anni fa quando le aziende con headquarter nel Bel Paese erano solo 8 su 35 (23%).
La classifica
La classifica legata alla categoria con oltre 500 collaboratori vede al primo posto Hilton, multinazionale del settore alberghiero. Seguono Salesforce (2°), azienda leader nel settore software per la gestione dei rapporti con la clientela, e in terza posizione American Express, realtà attiva nei servizi finanziari e assicurativi.
Il podio della categoria con un numero di collaboratori compreso tra 150 e 499 è composto quasi interamente da imprese del settore informatico: il gradino più alto è occupato da Bending Spoons, che ha scalzato dopo 8 anni Cisco Systems (2°), mentre la new entry nel podio di categoria è Unox SpA, organizzazione attiva nel settore manifatturiero, che occupa la terza posizione.
Tra le imprese costituite da un numero di persone compreso tra 50 e 149, mantiene il primo posto Biogen Italia Srl (biotecnologie e prodotti farmaceutici), seguita da Reverse SpA (servizi professionali) e da Skylabs Srl (information technology).
Infine, tra le aziende con un numero di collaboratori compreso tra 10 e 49, guadagna la prima posizione Accuracy, realtà che offre servizi professionali, il secondo posto è occupato da Systematika Distribution srl (information technology) e la medaglia di bronzo è stata ottenuta da Cleafy, società IT.