NEW YORK (WSI) – La Corea del Nord minaccia il ricorso all’attacco nucleare preventivo contro chiunque metta in campo una minaccia contro il proprio regime. “Dal momento che gli Usa stanno per innescare una guerra nucleare, eserciteremo il nostro diritto per un attacco nucleare contro l’aggressore per proteggere i nostri supremi interessi”, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri, citato dalla Kcna. La Corea del Nord accusa gli Stat Uniti di usare le manovre militari congiunte con Seul per lanciare un attacco convenzionale e nucleare.
USA: “CON MINACCE NON OTTERRANNO NULLA”. “La Corea del Nord non otterrà nulla attraverso nuove minacce e provocazioni”. Così l’ambasciatrice Usa all’Onu, Susan Rice, commentando le parole di Pyongyang su un ipotetico attacco nucleare preventivo in risposta all’inasprimento delle sanzioni promosse dagli Usa e accolte dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu con l’ok anche di Russia e Cina. “L’unico risultato sarà quello di un ulteriore isolamento della Corea del Nord”. Rice ha definito le nuove misure restrittive adottate dal Consiglio di Sicurezza “le più pesanti mai approvate dalle Nazioni Unite”.
ONU, VIA LIBERA A NUOVE SANZIONI. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha dato il via libera all’unanimità all’estensione delle sanzioni contro il regime comunista guidato dalpresidente Kim Jong-un. La risoluzione approvata dai Quindici prevede un giro di vite sulle operazioni finanziarie e sul movimento di fondi nordcoreani nel mondo, oltre a un bando dettagliato alla vendita di prodotti di lusso come gioielli, yacht e auto da corsa. Per la prima volta, disposti rigidi controlli sul personale diplomatico per quanto riguarda attività bancarie e trasferimenti di fondi illeciti. Il documento condanna l’ultimo test nucleare del 12 febbraio e prende di mira banchieri e corrieri di denaro contante. Un giro di vite che mira a rendere più difficile al Paese asiatico lo spostamento di ricchezze. La richiesta agli Stati membri è di espellere qualsiasi agente degli enti nordcoreani inseriti nella ‘lista nera’, e di ispezionare le merci sospette, anche in transito sul proprio territorio via cielo o via mare. (Rai)