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La Fed dà la carica a Wall Street, Dow + 421 punti

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NEW YORK (WSI) -Chiude all’insegna dei rialzi la seduta della Borsa Usa all’indomani dell’annuncio della Fed, da cui è emerso l’impegno dell’istituto a essere paziente nella decisione di alzare i tassi nel 2015.
Nel finale delle contrattazioni, Il Dow +2,43%% a 17.778 punti, lo S&P 500 +2,39% a 2.061 punti, mentre il Nasdaq +2,23% a 4.748 punti.

Al termine di una giornata altalenante che ha visto i prezzi del petrolio rimanere a lungo in territorio positivo, i futures a gennaio hanno registrato sul finire una nuova pesante flessione. A New York il wti ha chiuso in calo di 2,36 dollari il barile, il 4,11% in meno rispetto alla chiusura di ieri, a quota 54,11 dollari il barile, sui minimi dal maggio 2009.

I titoli ad alto rischio come quelli azionari sono favoriti dall’idea che la banca centrale avrà un approccio più cauto nei confronti della stretta monetaria, che alla vigilia della riunione della Fed sembrava invece sempre più vicina nel tempo.

Di fatto, non è stata eliminata la frase secondo cui i tassi sui fed funds rimarranno vicini allo zero “per un arco di tempo considerevole”. E la stessa presidente della Fed Janet Yellen ha detto che è improbabile che si inizi ad alzare i tassi, “per almeno i prossimi due meetings” (couple of meetings).

Sul fronte macro, sorprese positive sono arrivate dal mercato del lavoro. Nell’ultima settimana, i sussidi di disoccupazione sono scesi di 6 mila unità a 289 mila, meglio dunque delle 295 mila unità messe in conto dagli analisti.

In linea con le attese degli analisti, il superindice dell’economia americana salito in novembre dello 0,6% rispetto al mese precedente.

Rallenta intanto L’attivita’ manifatturiera nell’area di Filadelfia nel mese di dicembre. E’ quanto emerge dal Manifacturing Business Outlook Survey elaborato dalla Federal Reserve di Filadelfia. Il principale indicatore che riguarda le attivita’ correnti ha ceduto 16 punti rispetto al mese precedente passando da 40,8 a 24,5 punti. Gli analisti si aspettavano una lettura a 25 punti.

Balzo per i prezzi del petrolio, con i sul greggio WTI scambiati a New York che balzano +1,88% a $57,53 al barile. Brent +2,24% a $62,55. Oro +0,95% a $1.205,90.

Sul mercato valutario, le dichiarazioni della Fed comunque sostengono il dollaro in vista di un rialzo prima o poi dei tassi. Euro in flessione sul dollaro con -0,26% a $1,2310. Dollaro/yen +0,03% a JPY 118,68, euro/yen -0,22% a JPY 146,11.

Tra le storie societarie della giornata, Oracle ha reso noto risultati migliori delle attese ieri nel terzo trimestre 2014-2015.

Boeing ha fatto sapere che fornirà 754 aerei civili il prossimo anno rispetto a un obiettivo compreso fra 715 e 725 per il 2014, secondo la Federazione del settore aeronautico americana.

Kellogg ha nuovamente aumentato l’offerta sul produttore di biscotti egiziano Bisco Misr superando del 2% quella di Abraaj investment management.

Mentre l’azionario globale è stato protagonista di un rally nell’azionario, i Treasury perdono quota per il secondo giorno di fila. Nel reddito fisso i trader si stanno riposionando in vista di quello che potrebbe essere il primo rialzo dei tassi. C’e’ dunque il timore che una stretta possa verificarsi nell’aprile 2015 ma altri preferiscono concentrarsi sulla “pazienza” dimostrata dalla banca centrale americana. Nonostante le vendite, i rendimenti restano comunque a livelli storicamente bassi. Quello del decennale viaggia in rialzo al 2,211%.

(Lna-MT)