La Fed si prepara a chiudere i rubinetti: i mercati scontano la fine della “pioggia di dollari”
MILANO (ADVISE ONLY) – La reazione dei mercati dopo le dichiarazioni di Bernanke a margine del vertice FOMC (comitato federale del mercato aperto)è stata tutt’altro che positiva: le Borse vanno giù, i rendimenti sulle obbligazioni governative e corporate aumentano ed il dollaro sale. Cosa ha detto di così diverso Bernanke?
Nulla che non si sapesse già in precedenza. Per prima cosa non ha interrotto il piano di acquisti di titoli governativi (QE3) di $85 miliardi, ma si è detto disposto ad intervenire riducendo gradualmente o interrompendo a condizione che l’economia si trovi in una condizione tale da poterlo permettere. I paramenti di riferimento sono due:
- un tasso di inflazione vicino al target del 2 %
- un tasso di disoccupazione sotto il 6,5%.
Andamento del rendimenti dei titoli di Stato USA a 10 anni e Quantitative Easing
Perché allora i mercati reagiscono in maniera così scomposta?
La reazione dei mercati in questo momento sembra scontare la fine degli acquisti e prepararsi ad un graduale ritorno alla normalità che prevede la fine del quantitative easing ed un aumento dei tassi di interesse. Con un tasso di disoccupazione al 7,6% e l’inflazione ben al di sotto del target del 2,0%, c’è ancora molta strada da fare.