Economia

La Francia non cede i cantieri navali ma acquista le banche romagnole

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La banca francese Credit Agricole starebbe per acquistare le casse di risparmio di Cesena, Rimini e San Miniato. L’offerta di acquisto degli istituti, in salute precaria, dovrebbe essere formalizzata a settembre. Se da una parte la Francia oppone resistenze alla cessione dei cantieri navali Saint Nazaire a Fincantieri, dall’altra è già in azione per conquistare il sistema bancario italiano. Credit Agricole controlla già Cariparma, Friuladria e Carispezia e hanno dato vita a un polo interbancario con una buona situazione.

Sulla scia dell’acquisto delle banche venete da parte di Intesa, come condizione per l’acquisto il Credit ha chiesto che le banche romagnole siano sgravate di 3,1 miliardi di sofferenze e crediti deteriorati. Il presidente di Carim Sido Bonfatti ha ammesso che il destino delle banche sarà quello di un acquisto per mano francese. A settembre i vertici dell’istituto si attendono una proposta vincolante del Credit sottoposta ad alcune condizioni oppure una richiesta di prolungamento dell’esclusiva che servirebbe alla banca francese per acquisire elementi di valutazione aggiuntivi che in questo momento non ha.

Quella di Credit Agricole è l’unica offerta pervenuta per gli istituti romagnoli. Nessuna proposta è arrivata dai grandi istituti bancari italiani. Potrebbe aver pesato sulle loro decisioni il fatto che a fine 2016 la Cassa di Rimini aveva un indice patrimoniale più basso di quello minimo prescritto dalla Banca d’Italia. Il bilancio della banca si è chiuso con una perdita di 72,9 milioni.

Credit Agricole ha chiuso il trimestre con la situazione migliore dal 2011, con l’utile netto in crescita del 17% a 1,35 miliardi di euro. Buoni anche i conti di Credit Agricole Italia, la banca commerciale che controlla Cariparma, Friuladria e Carispezia, per la quale l’utile netto è cresciuto del 7%, a 131 milioni.

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