NEW YORK (WSI) – Dopo decenni in cui ha lasciato che le riserve auree rimanessero depositate all’estero, la Germania sta continuando ad accumulare e rimpatriare oro dall’estero. Nell’ultimo anno la Bundesbank, la banca centrale tedesca, ha rimpatriato 210 tonnellate d’oro nei suoi forzieri di Francoforte. Nel dettaglio 110 tonnellate vengono da Parigi e 100 dalla Federal Reserve di New York.
Ora la Germania è così diventata il paese con la più alta somma di lingotti tedeschi in cassaforte, scalzando gli Stati Uniti. Gli Usa sono ancora la nazione con le riserve auree più elevate in termini di valore, secondi solo proprio alla Germania, che detiene 3.384,2 tonnellate secondo i dati del Consiglio mondiale dell’oro.
Cosa significa per i prezzi dell’oro?
Le autorità tedesche hanno un piano: che più della metà dell’oro detenuto dalla Bundesbank sia custodito in Germania entro il 2020. Durante la Guerra Fredda, per ragioni di sicurezza, la Germania aveva stoccato una gran parte delle sue riserve auree nei forzieri di altre banche centrali, a Parigi, New York e Londra, ma da inizio 2013 ha deciso di riportarle entro i propri confini.
Berlino detiene circa 1.403 tonnellate d’oro e Francoforte, come riferito dal membro del board della Bundebank Carl-Ludwig Thiele, “è il posto dove è stato parcheggiato il maggior numero di lingotti, seguito da New York”. Gli edifici della Federal Reserve nella Grande Mela vengono considerati tra i posti più sicuri al mondo.
Dopo essere stata accusata di aver mentito sulle riserve auree in suo possesso, in seguito alla crisi del debito europeo la Germania ha cercato di lanciare un’operazione trasparenza, comunicando pubblicamente le operazioni di trasferimento di oro. Resta da vedere quello che operazioni di questa portata vorranno dire per la stabilità dei prezzi.
Quest’anno il valore del metallo prezioso è salito di oltre il 5%, mentre praticamente tutte le altri classi di asset hanno perso quota in gennaio.