ROMA (WSI) – L’email può diventare uno strumento davvero pericoloso. Soprattutto se, inavvertitamente, un consulente finanziario scrive per sbaglio nel suo messaggio la lista dei propri clienti, che sta aiutando a evadere il fisco americano.
Stando a quanto riportato da Bloomberg, protagonista della vicenda è il consulente svizzero Beda Singenberger che, per ben 11 anni – stando alle accuse mosse dalle autorità federali Usa – ha aiutato 60 persone a non pagare le tasse negli Stati Uniti, nascondendo $184 milioni in conti offshore, dai nomi pittoreschi come Real Cool Investments e Wanderlust Foundation.
La gaffe del consulente ha portato anche a scoprire l’identità di Jacques Wajsfelner, 83 anni, esiliato, in passato militante nazista, che si è dichiarato colpevole di aver nascosto al fisco americano $5,7 milioni, e che è stato condannato a tre mesi di arresti domiciliari.
Tra gli altri nomi, quello di Michael Canale, ex chirurgo presso l’esercito americano e Michael Reiss, ricercatore per il trattamento del cancro.
Ma come è avvenuto l’errore? Dan Levy, avvocato di Wajsfelner, ha dichiarato nella sentenza della condanna che Singenberger “stava inviando una email a qualcuno negli Stati Uniti, con cui ha incluso per errore una lista di contribuenti americani”. Lista che in qualche modo le autorità degli Stati Uniti sono riusciti a rintracciare.