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La Grecia spaventa l’Europa, Milano il listino migliore

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MILANO – Chiusura mista per le borse europee, che hanno preferito optare per la cautela, ad eccezione di Piazza Affari, che anche stavolta è stata sostenuta dalle notizie societarie e dai giudizi positivi sui singoli titoli. A questo proposito, sotto i riflettori a Milano Pirelli, che dopo la pubblicazione dei conti, ha visto il titolo avanzare del 2%.

L’indice STOXX 50 ha chiuso poco mosso in area 2.940 punti, Londra ha perso lo 0,09%, Parigi ha segnato un progresso dello 0,49%, Francoforte ha chiuso piatto, mentre Piazza Affari e’ avanzata dello 0,94% a quota 2.2360. Madrid ha fatto registrare un progresso dello 0,68%.

A innervosire i mercati, oltre alle preoccupazioni geopolitiche, anche la tensione presente sul mercato dei titoli di stato europei, dove i rendimenti sui bond greci e gli stessi cds sul rischio paese sono balzati al record storico , dopo l’asta lanciata da Atene e all’indomani del downgrade di Moody’s.

Il fattore Grecia ha innervosito le borse europee che finora, concentrate sul rally del petrolio e sul fattore Libia, avevano “dimenticato”, o messo in disparte, l’annosa questione dei Piigs.A ciò si è sommato il timore generale per le sorti del mercato dei bond e, in particolare, per la possibilità di un crack stile ’94 per colpa delle banche centrali.

Tornando a Piazza Affari, riflettori ancora su sempre a Bulgari, dopo l’exploit di ieri, pari al 60%, successivo alla notizia dell’accordo con cui il colosso francese LVMH acquisterà una quota iniziale del 50,4% per 1,87 miliardi di euro in azioni, per poi lanciare un’Opa sul resto del capitale prezzando il titolo a 12,25 euro.

Oggi sono arrivati però giudizi contrastati dalle case d’affari, con Goldman Sachs che ha tagliato il rating sul titolo Bulgari a “neutral” e Citigroup che l’ha invece alzato a “hold”. Il titolo, dopo il forte rally di ieri, alle ore 16.45 cedeva così lo 0,25% a quota 12,07 euro.

Sempre sul Ftse Mib gli operatori hanno guardato ai titoli della Galassia Ligresti: Groupama sarebbe pronta infatti a lanciare un piano B dopo che la Consob ha stabilito che il gruppo dovrebbe lanciare un’Opa sia su Fondiaria Sai che su Premafin. Fonsai però ha perso oltre l’1,5%.

Bene Fiat Industrial, premiata con un “buy” di Citigroup. Riflettori anche su Fiat Spa, che ha beneficiato dei numeri su Chrysler e che ha brindato anche al lancio della 500 in Messico. Tra gli altri titoli migliori, anche Eni, Tenaris, Impregilo. Frazionali i rialzi delle banche. Tra i titoli peggiori soprattutto
Autogrill, in perdita di più del 4% e Prysmian (-1,24%).

Acquisti su Telecom Italia: il titolo è stato tra i più scambiati della seduta e ha beneficiato anche del giudizio positivo sul settore delle tlc arrivato da Morgan Stanley.

Intanto gli operatori seguono attentamente l’evoluzione geopolitica e dei prezzi delle materie prime: oggi i futures con scadenza ad aprile del petrolio scambiati sul Nymex, dopo un iniziale ritracciamento, sono tornati ad attestarsi attorno ai $105,40 al barile; ha ridotto le perdite anche il Brent, sui $115 al barile (+0,03%).

Sul fronte valutario l’euro, dopo il superamento della soglia psicologica di $1,40, ha scontato i timori sul debito dei Paesi periferici ed è tornato a quotare appena sotto la soglia di $1,39. Ma alcuni analisti ritengono che il trend sul dollaro sia ancora rialzista, sebbene rimanga la minaccia dei Piigs.