(9Colonne) – Roma, 19 set – “E’ vero che questo governo fa ridere e fa scatenare reazioni più strane nel paese. Ma che un comico voglia diventare un leader politico, siamo al paradosso. E’ come se negli anni venti la politica interna degli Stati Uniti fosse stata influenzata da Stanlio e Olio”. Lo afferma il senatore della Lega Nord Michelino Davico che ricorda a Grillo che è arrivato tardi di 15 anni rispetto alla Lega “che chiedeva già di cambiare questo paese”. “Grillo all’epoca, se non ricordo male – sottolinea ancora il senatore della Lega – praticava gli studi della Rai e i salotti buoni della politica romana, fin quando si inimicò un potente di allora e da quel giorno chiuse con il video. Ma da qui a ergere Beppe Grillo come futuro leader politico non è un buon segnale per questo paese. E’ vero, i cittadini sono stanchi di essere vessati, è vero che i costi della politica sono alti, è vero che troppi manager di Stato ancora in auge hanno portato al collasso le grandi aziende del paese, ma se poi la politica del ‘vaffa’ si sostituisce a quella del governare non vedo un futuro tranquillo per questo paese”.
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