La scelta di puntare sulle fonti rinnovabili sta premiando Enel; nell’arco di un anno l’azienda energetica ha infatti messo in rete la bellezza di 3,4 GW di nuova capacità rinnovabile in tutto il globo, chiudendo il primo semestre del 2018 con un +9,4% di utile netto (dagli 1,847 miliardi di euro del 2017 agli attuali 2,02 miliardi di euro). L’ebitda si sostanzia in 7,857 miliardi di euro che equivalgono ad un +2,3%, anche se i ricavi sono pari 36 miliardi di euro che significa un -0,8%.
Visti i buoni risultati, Enel punta decisa sull’obiettivo di far sì che l’energia rinnovabile diventi circa il 50% della capacità totale, prevista pari a 83 GW per il 2019.
il target, in termini di valore, è il raggiungimento di un MOL (Margine Operativo Lordo) da 16,2 miliardi di euro, per un netto di circa 4,1 miliardi di euro.
L’ad Starace ha anche dichiarato che il gruppo elettrico si pone lo scopo, nel lungo termine e più precisamente entro il 2050, di “de carbonizzare il mix” di produzione elettrica.
Oltre alla crescita delle energie rinnovabili (specie in Brasile ed in Argentina), va detto che la crescita è dovuta anche all’aumento delle tariffe in Spagna ed in Argentina; non solo, ancora in Spagna ma anche in Romania vi è inoltre stato un miglioramento del margine.
Si segnala tuttavia un aumento anche per quanto concerne il debito finanziario, che passa da 37,4 miliardi di euro a 41,5 miliardi di euro. Il medesimo incremento, pari all’11%, non è però un campanello d’allarme: deriva infatti dall’acquisizione strategica per il mercato sudamericano della Electropaulo, società di distribuzione brasiliana con 7,2 milioni di clienti.
Sempre a tal proposito, il direttore finanziario di Enel, Alessandro De Paoli, ha dichiarato la volontà da parte del gruppo di chiudere l’anno con un debito pari a 39,8 miliardi di euro. La sua strategia per raggiungere l’obiettivo è quella di finalizzare la vendita degli asset in Messico, che porterebbero introiti per un valore compreso tra gli 1,2 e gli 1,5 miliardi di euro.
Avanti dunque con rinnovabili, infrastrutture e reti, ma non è tutto. Sempre per voce di Francesco Starace, Enel mira anche alla piena digitalizzazione del gruppo, che si stima dovrebbe portare ulteriori miglioramenti dal punto di vista dell’efficienza operativa.
Il tutto, infine, sarà accompagnato dall’integrazione delle nuove realtà acquisite ma anche dalla semplificazione della struttura organizzativa.