Economia

La metà degli italiani riesce a risparmiare meno di 100 euro al mese

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Almeno la metà degli italiani riesce a risparmiare meno di 100 euro al mese. Quattro su dieci, invece, stanno pensando di investire. Questa fotografia è emersa da un’indagine effettuata in occasione del Mese dell’Educazione finanziaria dall’app finanziaria Revolut, che ha provveduto ad intervistare un campione rappresentativo della popolazione italiana costituita da oltre 1.000 persone.

Per un italiano su tre l’autunno costituisce un buon momento per iniziare ad investire o quanto meno a risparmiare. Il 5% degli intervistati deve porre in qualche modo rimedio alle spese pazze effettuate durante le vacanze, mentre il 28% degli intervistati ritiene che questo sia il periodo giusto per diventare più consapevoli della propria situazione finanziaria. Il 12%, invece, preferisce rimandare questi programmi a gennaio. Hanno dei piani strutturati di risparmio, investimento o gestione del proprio denaro il 24% delle persone intervistate. A prescindere dalla stagione in cui stanno vivendo.

100 euro al mese: quanto riescono a risparmiare gli italiani

Quanto riescono a risparmiare, ogni mese, gli italiani? Uno su cinque – più correttamente il 19% – confessa di non riuscire a mettere da parte proprio niente. Il 32%, invece, riesce ad accantonare meno di 100 euro al mese. Il 9% degli intervistati, invece, riesce a risparmiare almeno 500 euro ogni mese: nella fascia di età compresa tra i 45 ed i 54 anni si tocca il picco del 12%. Netta la differenza tra uomini e donne: solo e soltanto il 7% delle donne riesce a fare lo stesso, contro il 12% dei maschi.

Interessante soffermarsi su quali tecniche vengono utilizzate per riuscire a risparmiare. La regola più comune è quella del 50/30/20, dove:

  • il 50% viene destinato alle spese necessarie, come affitto, bollette e alimentari;
  • il 30% è dedicato allo svago, come cene al ristorante e serate con gli amici;
  • il 20% a risparmi ed investimenti.

I prodotti preferiti dagli italiani

Possiedono uno o più conti deposito in banche digitali o tradizionali (o una combinazione tra le due) il 51% degli intervistati. Hanno optato per dei conti deposito in banche esclusivamente digitali il 14% degli intervistati. È costituita dai Millennial la fascia d’età che ne fa più uso: il 63% ha affermato di averne almeno uno. Anche in questo caso c’è una netta differenza tra uomini e donne: il 475 dei primi ne fa uso, mentre solo il 45% delle seconde ne fa uso.

Tra quanti hanno affermato di essere in possesso di un conto deposito, il 9% ha dichiarato di aver effettuato anche degli investimenti di diversa natura, come crypto, azioni, ETFs e Money Market funds. Li ritiene una valida modalità di risparmio il 44% degli italiani. Il 15% li utilizza per avere delle entrate per eventuali progetti o per coprire delle spese personali. Un ulteriore 15% ha in programma di utilizzare avere maggiore liquidità nel momento in cui andrà in pensione. L’8%, invece, li sfrutta per finanziare un business personale. Sono ancora i Millennial (52%) i più interessati a questo tipo di strumenti, mentre solo il 30% degli over 65 conferma di farne uso.

Tutti attenti al rischio

Quali sono gli strumenti di investimento preferiti dagli italiani? I risparmiatori sono più propensi a valutare i conti deposito (nel 34% dei casi) e i prodotti di deposito vincolato a 3, 6 o 12 mesi (nel 27% dei casi). Particolare interesse destano le obbligazioni, che attirano l’attenzione del 31% degli intervistati. Gli investimenti in azioni vengono indicati dal 16% degli italiani ma è stata notata una significativa differenza in termini di genere ed età: gli uomini infatti le indicano al 23% rispetto al 9% delle donne e la Generazione Z le preferisce rispetto alle fasce d’età più anziane.

Anche il settore degli investimenti non è completamente immune alle frodi: troppo spesso gli utenti internet ne diventano vittime. Due italiani su cinque confessano di non sapere nulla delle truffe online. Ma fortunatamente dichiarano di volerne sapere di più per essere preparati a riconoscerle nel caso in cui ci si dovessero imbattere.