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La politica in vetrina: Pensiamo al turismo!

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Trittico della vacanza: Tre emme!

Mare, monti e Mattinata!

Di qua dobbiamo partire se dobbiamo parlare di turismo, di vacanza, di bellezza e di buon gusto.

Stasera, ho assistito al dibattito sul tema del “turismo” a Mattinata alla Festa dell’Unità con due ospiti importanti invitati a dibattere: Una parlamentare – ex sindacalista – e il Presidente della Confindustria della Capitanata.
Al netto su alcune necessità legate al tema dei trasporti – via mare e su rotaia – non mi sembra che abbiano offerto spunti di riflessione di un qualche interesse.

Il mare, da solo, non basta a far crescere la nostra economia, soprattutto quella turistica, costretta a competere con altre realtà del nostro Paese altrettanto interessanti sotto il profilo naturale e paesaggistico.
Occorre valorizzare, con competenza e professionalità, tutte le risorse disponibili sul nostro territorio che vanno dai monti ai parchi, l’enogastronomia, la storia, i monumenti e la cultura per finire ai nostri straordinari siti archeologici.
L’abbiamo detto altre volte: la natura è stata estremamente generosa con il nostro territorio e di tutto quello che c’è – come dicono i commercianti a Napoli – non manca niente.

Diamoci un brand, una identità, un marchio di qualità.
Cominciamo a curare i particolari, i dettagli, curiamo l’immagine, diamoci una organizzazione in grado di destagionalizzare l’offerta turistica come tante altre località simili, fanno da tempo (Costiera amalfitana, Rimini etc.).

Ogni mattina, quando mi alzo, lo dico solo a titolo di esempio, soprattutto in questo periodo di caldo eccessivo, vedo decine di tende aperte sui palazzi di Via Incoronata qui a Mattinata.
Uno spettacolo di colori, variegati e variopinti, allocati senza un particolare criterio di uniformità.
E’ normale, perché Mattinata, è un paese per caso, sia pure a vocazione turistica, del quale i nostri amministratori – vicini e lontani nel tempo – non se ne sono mai accorti.

Per loro, l’estetica, la cura del dettaglio, il buon gusto non esiste ed è sempre stato un optional e ognuno fa quello che vuole.
Da noi tutto è casuale, come dire c’è o non c’è, è la stessa cosa e quale che sia la soluzione urbanistica o architettonica, non interessa a nessuno.

In altri posti il decoro delle facciate degli edifici del territorio cittadino non è dato esclusivamente dalla tinteggiatura e dal restauro conservativo delle facciate – sul quale meglio stendere un velo pietoso per carità di patria e per non infierire – ma anche dalla presenza di elementi accessori come le tende, spesso montate nelle singole unità immobiliari senza rispettare le regole previste per l’installazione.
La collocazione delle tende su edifici in genere, in paesi mediamente sviluppati, soprattutto quelli che si definiscono a “vocazione turistica” ,viene regolamentata.
Questo succede in altre parti, qui da noi non serve, qui abbiamo le bellezze naturali e tanto basta!

In pratica, quali sono le principali regole da rispettare?

Per l’installazione di tende su una facciata è necessaria l’approvazione del Servizio Arredo Urbano – Ufficio Colore.
Quando in un condominio uno o più condomini desiderano installare tende in facciata, è necessario che l’assemblea condominiale scelga e deliberi un modello, un tessuto e un colore da adottare a livello unitario per tutte le unità immobiliari dell’edificio interessate ad installare le tende.

Senza farla tanto lunga, laddove ci dovesse essere qualche pubblico amministratore sensibile, posso spiegare quali modalità abbiamo seguito nel palazzo in cui abito (Palazzo TUPPI).
Sono a disposizione, gratis!