New York – La prima volta del film V Come Vendetta sulle frequenze della televisione pubblica cinese va vista come un segnale politico, il simbolo di un possibile cambiamento. O forse piu’ semplicemente l’azzardo di una programmazione piu’ coerente con il cambio al vertice della dirigenza del partito comunista di Pechino.
Una cosa e’ certa: la trasmissione venerdi’ scorso, a sei anni di distanza dalla sua uscita nelle sale occidentali, del film tratto dalla graphic novel di culto di Alan Moore, il cui protagonista promuove una rivoluzione contro il potere dispotico in un mondo distopico del futuro, ha messo in sobbuglio i social media in Cina.
Il film che racconta la lotta contro un regime fascista di V – personaggio che indossa la maschera di Guy Fawkes, diventata il simbolo e punto di riferimento di molti manifestanti, dal gruppo di hacker Anonymous agli indignati di tutte le sorti – e’ stato uno dei soggetti piu’ commentati su Twitter e sul microblog Sina Weibo.
“La televisione centrale sta trasmettendo “V come Vendetta”, e’ formidabile”! commenta un utente. “Ora! CTV6 sta trasmettendo “V come Vendetta”. E’ sicuramente la prima volta nella Cina continentale“, scrive un altro.
Varie citazioni tratte dal film sono state inviate via tweet e inoltrate sui microblog. Anche frasi rivoluzionarie, come “il popolo non dovrebbe avere paura del governo, ma il governo dovrebbe avere paura del popolo”. Gli artisti utilizzano la menzogna per dire la verita’, i governi utilizzano la menzogna per nascondere la verita’”.
Un utente da Pechino ha cosi’ sintetizzato quello che potrebbe essere un momento di svolta: “Stasera la proiezione del film su CTV-6 ha sopreso molta gente. Speriamo nell’arrivo di un futuro migliore. Buona notte a tutti”.