New York – Le proteste come quelle del movimento Occupy diventeranno ingestibili se l’economia americana continuera’ a peggiorare e assumeranno i connotati di una rivolta civile. Gli Stati Uniti si devono preparare a un’insurrezione sociale violenta nelle strade, secondo l’investitore miliardario George Soros.
“Per le autorita’ – ha spiegato il magnate di origini ungheresi in un’intervista a Newsweek – sara’ una scusa per utilizzare tattiche repressive molto dure, che, se verranno portate a un estremo, rischiano di creare un sistema politico repressivo, una societa’ dove le liberta’ individuali saranno soggette a vincoli sempre maggiori, iul che rappresenterebbe una rottura con la tradizione degli Stati Uniti”.
Le crescenti proteste in America saranno uno dei tanti sintomi di un peggioramento delle condizioni economiche mondiali: non piu’ arricchirsi, bensi’ preservare il proprio stato di benessere diventera’ la priorita’. Si perche’ “in tempi come questi, la sopravvivenza e’ la cosa piu’ importante”.
“Non sono qua per tirarvi su di morale. La situazione e’ la piu’ grave e difficile che io abbia mai sperimentato nella mia carriera”, confida Soros che e’ diventato famoso per le sue scommesse al ribasso contro la sterlina nel 1992 che gli hanno consentito di incassare 1 miliardo di dollari.
“Siamo in un periodo estremamente critico, che ricorda per molti versi gli Anni 30, la Grande Depressione. Siamo in un periodo di restrizioni e stenti nel mondo industralizzato, una situazione che minaccia di farci cadere in un decennio di stagnazione”.
“Nel migliore dei casi dobbiamo prepararci alla deflazione. Nel peggiore dei casi al collasso del sistema finanziario”. Per questo motivo le autorita’ politica, strette nella morsa di una crisi del debito e di un rallentamento delle attivita’ economiche in tutto il mondo, dovranno cercare di tenere in vita l’area euro nella sua forma attuale.
Un default disordinato e un’uscita dal blocco dei 17 anche di un paese soltanto destabilizzera’ il mondo intero.