ROMA (WSI) – Non è un rumor, ma una vera proposta contenuta in un documento ufficiale, che prende il titolo di Deutsche bank Behavioral Finance: Daily Metals Outlook.
Deutsche Bank propone alle banche centrali di acquistare (come?) l’oro in mano alle famiglie. “Sebbene gli operatori del mercato dell’oro siano attualmente preoccupati sulla prospettiva che la Swiss National Bank (SNB- Banca Nazionale svizzera) si trovi obbligata da un referendum ad acquistare grandi quantità di lingotti, un’altra banca centrale ha parlato della stessa possibilità: la Bce. Per quanto strano possa apparire, considerato il dibattito interno di quest’anno riguardo al programma di acquisto in asset in generale, Yves Mersch, membro del Consiglio direttivo della Bce, ha ricordato ai giornalisti che la Banca potrebbe in teoria acquistare qualsiasi tipo di asset con il programma QE”.
Di conseguenza, prosegue Deutsche Bank, “ciò potrebbe significare titoli di stato, azioni, ETF, o anche oro. D’altronde, con un programma efficiente di acquisti di asset non importa tanto quale asset venga acquistato, ma quale sia il venditore. E visto che il sistema bancario dell’Eurozona presenta ancora problemi nel meccanismo di trasmissione monetaria, potrebbe essere saggio bypassarlo. Le banche non detengono oro. Tuttavia, questa possibilità teorica potrebbe imbattersi in limiti pratici, non ultimo quello sui volumi, oltre al problema di scegliere i vincitori e i perdenti”.
Detto questo, “l’idea di acquisti di oro ha i propri meriti a causa dei possibili venditori. Grandi quantità di oro sono nelle mani delle famiglie, soprattutto in paesi come la Germania. In alcuni casi si tratta di residui non voluti di investimenti stimolati dalla crisi di cinque anni fa. Un programma che mirasse a queste quantità di oro libererebbe una liquidità dormiente, parte della quale potrebbe anche trasformarsi in consumi”.
E’ un articolo pubblicato sulla stampa Usa a riprendere la proposta di Deutsche Bank, ironizzando su termini come “liberare la liquidità dormiente” e parlando di quantità di oro “non desiderate”.
E che vede nella proposta un parallelismo con L’ordine esecutivo 6102 emesso dal governo degli Stati Uniti, che vietò “l’accumulo di monete di oro, di lingotti di oro, di certificati di oro all’interno degli Usa”. E che secondo i critici ha legittimato la confisca dell’oro. (Lna)