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La Russia minaccia invasione Ucraina, Wall Street affonda

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NEW YORK (WSI) -Wall Street chiude la seduta in calo dopo rumors diffusi dal giornalista polacco Sikorski che la Russia minaccia di invadere l’Ucraina.

Dopo il suono della campanella, il Dow Jones cede lo 0,81% a 16.430 punti (-140 punti), il Nasdaq arretra dello 0,70% a 4.313 punti e lo S&P 500 cala dello 0,98% a 1.920 punti. Il petrolio a settembre perde l’1,14% a 97,17 dollari il barile.

“Notizie che i soldati russi si stiano dispiegando lungo i confini con l’Ucraina preparandosi all’invasione, per quanto accurati o meno”, non hanno aiutato”, ha detto alla Cnbc Mark Luschini, chief investment strategist di Janney Montgomery Scott. L’effetto è stato immediato: il Vix, l’indice della volatilità, è balzato del 10% mentre il Dow Jones è arrivato a perdere fino a 200 punti.

Nel frattempo, i titoli di Stato americani limano i rialzi ma mantengono rendimenti in calo. Il bond decennale, benchmark del settore, scende al 2,481%, il trentennale al 3,284%. Sui mercati valutari, l’euro scende a 1,3364 dollari e il biglietto verde avanza a 102,70 yen.

Buone notizie sono arrivate oggi dal fronte macro. Nel mese di luglio, l’Indice Ism dei servizi è salito a 58,7 punti dai 56,15 punti di giugno. Il balzo è stato superiore alle attese degli analisti ed è il maggiore da nove anni a questa parte. “Il sentiment delle imprese ci fa presupporre un proseguimento del rafforzamento del settore servizi – dicono gli esperti di Barclays in una nota – e dell’occupazione nel comparto”.

Sopra le attese del mercato anche gli ordini alle fabbriche che, nel mese di giugno, hanno segnato un aumento dell’1,1%.

I titoli in evidenza oggi: Coach ha annunciato ricavi trimestrali superiori alle attese grazie alle buone vendite del gruppo di abbigliamento, scarpe e accessori sui mercati internazionali come la Cina.
Cvs ha annunciato risultati trimestrali che vedono una crescita dei ricavi sopra le attese e ha rivisto al
rialzo e ristretto il range sulla guidance per l’intero 2014. Aig ha riportato ieri una crescita dell’utile
trimestrale del 12,5%, sopra le attese, grazie alle forti performance di tutte le aree di business e al contributo derivante dalla vendita della controllata del leasing per
aeromobili.

Sul valutario, euro -0,24% a $1,3390.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio +0,20% a $98,49, il prezzo dell’oro +0,26% a quota $1.292,20 l’oncia.