PepsiCo, la multinazionale statunitense che opera nel settore alimentare, degli snack e delle bevande, famosa per il suo prodotto di punta Pepsi, ha riportato risultati finanziari positivi nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2023. La società ha registrato ricavi netti in aumento del 6,7%, raggiungendo la cifra di 23,45 miliardi di dollari. Un risultato che ha superato le previsioni degli analisti, che si attestavano a 23,39 miliardi di dollari secondo i dati provenienti da LSEG. Inoltre, PepsiCo ha annunciato un utile rettificato di 2,25 dollari per azione, superiore alle aspettative degli esperti finanziari, che si erano fermate a 2,15 dollari.
Se Pepsi va bene, non si può dire lo stesso dei loro rivali Coca-Cola, che ha registrato movimenti che hanno lasciato interdetti la maggior parte degli operatori finanziari. Venerdì ha segnato un -4,83%, visto da molti come un forte campanello d’allarme per gli investitori di lungo corso del titolo e che dice molto anche sulla situazione macro economica attuale. Complessivamente, l’azienda ha segnato un -8,59% rispetto agli ultimi 30 giorni.
La crescita di Pepsi, i motivi
È la terza volta quest’anno che il gigante delle bevande gassate ha aumentato le previsioni per il suo profitto annuale, un incremento attribuibile alla fiducia dell’azienda nella sua capacità di fissare prezzi competitivi nei suoi mercati principali e alla costante domanda per i suoi prodotti.
Secondo gli analisti, la forza dei prodotti Pepsi risiede nel fatto che opera in un mercato in cui detiene una posizione dominante, offrendo un prodotto che può essere considerato un “lusso accessibile”. Questa caratteristica permette all’azienda di mantenere una forte domanda anche in condizioni di mercato difficili, contribuendo così alla sua crescita e al suo successo continuativo.
Il CEO di PepsiCo, Ramon Laguarta, a seguito degli ottimi risultati, ha commentato:
Siamo soddisfatti delle nostre prestazioni poiché le nostre aziende e i nostri associati hanno mostrato un’enorme agilità e resilienza in diverse aree geografiche e categorie in un ambiente dinamico e in evoluzione. Data la forza delle nostre attività e la continua attenzione all’avanzamento delle nostre iniziative olistiche di gestione dei costi, prevediamo ora che il nostro EPS (l’utile per azione, ndr) a valuta costante per l’intero anno 2023 aumenterà del 13% (in precedenza 12%)
PepsiCo prevede ora per l’anno fiscale 2023 un utile rettificato per azione di 7,54 dollari, rispetto alla precedente previsione di 7,47 dollari, mantenendo la crescita del ricavi organici al 10%.
Perchè scende Coca-Cola: c’entrano i prezzi e l’economia americana
I competitor della Coca-Cola invece hanno vissuto giorni non semplici, nonostante un’estate sopra le attese: al contrario di Pepsi, che ha tenuto invariati o addirittura abbassati i prezzi dei loro prodotti, l’azienda è stata costretta ad aumentare i prezzi per contrastare l’inflazione. Una strategia che si è rivelata non sostenibile a lungo termine: nel primo trimestre del 2023, la crescita delle vendite è scesa al 5% rispetto all’anno precedente. Sebbene l’utile per azione sia aumentato del 12% a 0,72 dollari, il margine operativo è sceso dal 32,5% dell’anno scorso al 30,7% di quest’anno, segnalando una leggera contrazione.
Altro elemento che ha portato alla picchiata in Borsa è quello relativo alla situazione economica americana: data la situazione incerta dello scorso anno, gli investitori avevano spostato i loro investimenti da titoli ad alto potenziale di crescita a titoli con dividendi più sicuri, con Coca-Cola che, vista la sua stabilità e sicurezza, ha beneficiato di questa tendenza. Tuttavia, ora che gli investitori sono più fiduciosi riguardante la situazione economica americana, hanno deciso di spostare i loro investimenti da titoli più sicuri a quelli meno, ma molto più redditizi.
Il caso dell’Ozempic e Wegovy
Inoltre, qualcosa può avere fatto il suo anche l’uscita del caso Ozempic e Wegovy, due farmaci da poco sul mercato e utili per perdere peso, che hanno portato i consumatori a ridurre il consumo di calorie e quindi di comprare junk food.
Per qualcuno può sembrare strano un collegamento del genere, ma John Furner, CEO delle catene di negozi Walmart, ha affermato che l’uso di tali farmaci sta causando una “leggera flessione nell’assunzione complessiva di calorie“. Questa notizia ha avuto un impatto negativo sulle azioni di Coca-Cola, evidenziando la sensibilità del mercato a fattori esterni e ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori.