NEW YORK (WSI) – Anziché offrire previsioni di investimento mensili, nella sua nota di novembre Bill Gross si concentra un uno dei temi principali dell’anno, in particolare in Europa: la deflazione.
Per il guru dell’obbligazionario e manager di Janus Capital il calo dei prezzi è un falso problema.
“Più ci sono dollari nei portafogli dei consumatori, più ci saranno spese, più i tassi di crescita saranno lati e più ci sarà offerta di posti di lavoro”, secondo l’ex Ceo di Pimco, il maggiore fondo obbligazionario al mondo.
Il solo problema è che oggigiorno la deflazion e non è più una strada acettabile. E le banche centrali hanno come obiettivo ormai una soglia dell’inflazione vicina al 2%. Conseguenza: i banchieri centrali non fanno che stampare banconote di cui l’economia mondial è “drogata”.
Per mostrare tale dipendenza Bill Gross usa l’esempio del 201: l’economia americana richiede il 4% di crescita nominale per restare in piedi, mentre le economie dell’area euro sotto il 3%.
Dopo aver creato dei crediti bancari eccezionali (ufficiali e nascosti) dell’ordine di 100 miliardi di dollari,offrono un tasso di interesse del 4-5%, la Fed deve generare nuovi crediti (crescita nominale) con lo stesso tasso del 4-5%, solamente per pagare gli interessi. Detta in altri termini, “l’inflazione oggi è necessaria per pagare l’inflazione passata”.
L’unica scelta che hanno i banchieri centrali è di creare dell’inflazione iniettando miliardi nell’economia. “Quatromila miliardi di dollari in Usa, 2000 milliardi in Giappone e 1000 miliardi in Eurozona”.
Un problema: la ricetta non funziona più. Le migliaia di miliardi finiscono per essere usati nei mercati finanziari e non negli investimenti e innovazione. Un esempio su tutti: il titolo Alibaba, il cui prezzo è volato a 92 dollari da 68 in un minuto il giorno dell’Ipo mentre i salari sono stagnanti da anni.
(DaC)