NEW YORK (WSI) – Il caos europeo è sotto gli occhi di tutti ormai e difficilmente si riesce a trovare un esito positivo della crisi.
Quella italiana, in particolare, non era certo inattesa, vista la crescita economica anemica, il debito pubblico ingente e la debolezza del contesto dell’area euro, ovvio a tutti da mesi.
Basta guardare all’andamento del tasso di disoccupazione completamente opposto tra Germania e Italia, come sottolinea Jeffrey Snider di Alhambra Investment Partners, per capire la divergenza di crescita in atto nell’Eurozona.
Per capire al meglio la situazione basterebbe osservare la disperazione con la cui la Bce ha operato da giugno a oggi. Anche perché affidarsi ai mercati creditizi distorti non sarebbe certo il modo più consigliato.
“Viene spontaneo farsi una domanda su come vengono coperte dai media mainstream le notizie in materia di economia monetaria”, osserva Snider. Il New York Times si è distinto dalla massa, parlando di “inflazione negativa” pericolosa, anche se con toni distaccati decisamente poco enfatici.
“L’arsenale della Bce non è abbastanza potente da risolvere il problema fondamentale dell’area euro. Una carenza di domanda di beni e servizi da parte di aziende e consumatori”.
L’enorme attenzione che mercati, economisti e media rivolgono a Mario Draghi è impressionante, secondo Snider. Ciononostante in pochi, eccezion fatta per il New York Times, hanno sottolineato quanto tutto ciò che è stato fatto per il momento dalla Bce si è rivelato inutile.
Nessun singolo euro dei mille miliardi spesi per alimentare la ripresa è servito a rilanciare la crescita reale.
“La Teoria del monetarismo ha fallito e lo status quo è sotto processo”, secondo Snider. “In difesa delle banche centrali non rimane altro che il ritornello stantìo del “le misure non sono ancora abbastanza”.
Intanto l’Europa sta perdendo un’intera generazione di italiani, spagnoli, francesi e persino tedeschi. È inutile stupirsi dei risultati, dal momento che le banche centrali non stanno facendo altro che ricopiare quasi perfettamente il modello giapponese.
La moneta sta per finire. Anche se a detta di tutti la Grecia sarà citata come il capro espiatorio del contagio, sarà dimostrabile che la crisi è stata provocata da una “giapponesizzazione monetaria” dell’area euro.
Il monetarismo è una teoria macroeconomica che si occupa principalmente degli effetti dell’offerta di denaro da parte delle banche centrali. L’obiettivo dei modelli “monetari” è controllare l’offerta di denaro. L’inflazione viene considerata come conseguenza di un’offerta di denaro superiore alla domanda.
(DaC)