La BCE boccia l’idea di una cancellazione dei debiti accumulati dai paesi per l’emergenza COVID, ritornata sotto i riflettori dopo che qualche giorno fa David Sassoli, numero uno del Parlamento Ue, l’aveva definita come “ipotesi di lavoro”.
“Leggo sempre con interesse tutto quello che dicono i rappresentanti del Parlamento Ue e soprattutto i presidenti, la mia risposta” all’idea di Sassoli di cancellare il debito contratto dai Paesi con la Bce “è molto corta: tutto quello che va in quella direzione è contro i trattati, c’è l’articolo 103 che proibisce quel tipo di approccio e io rispetto i trattati”: ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde rispondendo a una domanda dell’eurodeputato Marco Zanni (Lega) durante l’audizione alla commissione economia.
L’audizione è stata l’occasione per fare il punto della situazione, alla luce dell’aggravarsi della pandemia.
“In generale l’economia della zona euro sarà toccata severamente dalle conseguenze del rapido aumento dei contagi e dal ripristino delle misure di contenimento, ponendo rischi chiaramente al ribasso alle prospettive economiche a breve termine” ha spiegato Lagarde “Dopo un rimbalzo forte ma parziale e disomogeneo della crescita del Pil nel terzo trimestre, le ultime indagini e gli indicatori ad alta frequenza segnalano che l’attività economica dell’area dell’euro ha perso slancio nel quarto trimestre”, ha detto Lagarde.
“La recrudescenza delle infezioni da Covid-19 sta pesando in particolare sull’attività del settore dei servizi, particolarmente vulnerabile alle misure di distanziamento sociale”, e se l’indice Pmi dice che la produzione manifatturiera ha continuato a migliorare, “l’attività del settore dei servizi si è ulteriormente indebolita ad ottobre”, con conseguenze avvertite soprattutto dai Paesi dipendenti dal turismo e dai viaggi.