La moda della designer di Bogotá Laura Aparicio è frutto di un avvincente percorso creativo, un dialogo tra culture latino-americane e il guardaroba sartoriale maschile
A cura di Margherita Calabi
Le sue collezioni sono frutto di un avvincente percorso creativo. Lei è nata a Bogotá, Colombia, ma la sua passione per la moda l’ha portata in giro per il mondo. Laura Aparicio, designer latino-americana, si racconta: dalla sua passione per la letteratura alle donne forti e sensuali che ispirano il suo processo creativo, fino alla grande forza del suo popolo, elemento distintivo che la rende orgogliosa di essere colombiana.
Laura Aparicio (foto Guido Taroni)
Cominciamo con una domanda forse un po’ scontata ma assolutamente necessaria: in che modo le sue radici colombiane influenzano i suoi design?
“In tantissimi modi, nei colori, nei volumi, nella dolcezza e nel calore delle persone, le mie radici influenzano anche il tipo di donna che sono, un’eterna sognatrice, sempre con il sorriso sulle labbra. In Colombia si ritrovano molti elementi che identificano l’America Latina: le Ande, l’Amazzonia, il mare dei Caraibi, il Pacifico. La mia Colombia è una fonte inesauribile d’ispirazione”.
La sua ispirazione deriva da un dialogo tra le culture latinoamericane e il guardaroba sartoriale maschile. Se dovesse descrivere le sue collezioni in tre parole?
“Forti, sofisticate, comode”.
Europa vs. Sud America: quali sono le caratteristiche dello stile europeo che porterebbe in America Latina e viceversa?
“Dall’Europa porterei l’eleganza, l’alta sartoria, la ricchezza e la meticolosità dei dettagli. Dall’America Latina porterei la passione, la magia, le antiche tradizioni e i paesaggi da sogno”.
In passato molti stilisti latino-americani – Carolina Herrera, Oscar de la Renta, Narciso Rodriguez e Isabel Toledo – hanno sviluppato i loro brand negli Stati Uniti e non nei loro paesi di origine. Lei come sta sviluppando il suo marchio?
“Sono fiera di dire che le mie collezioni sono tutte Made in Colombia. Voglio proporre un nuovo stile, collezioni che uniscano il meglio delle culture latino-americane a quelle che ho potuto scoprire crescendo [Laura Aparicio ha vissuto sei anni a Milano dove ha studiato Fashion Design all’Istituto Marangoni, N.d.R.]. Credo fortemente nel women empowerment, la mia è una moda moderna e sofisticata, per donne forti e chic, che preserva le tradizioni locali. Lavoriamo con i migliori artigiani per offrire ai nostri clienti un prodotto di altissima qualità”.
Alcuni look della collezione autunno-inverno 2023/24 di Laura Aparicio
L’America Latina ha una bellezza unica al mondo, quel realismo magico che ha caratterizzato lo stile degli autori latino-americani e la loro concezione della realtà… Per le sue collezioni prende spunto anche dalla letteratura?
“La letteratura mi ha sempre influenzato molto. Se voglio viaggiare, sognare, mi basta leggere alcune frasi di Gabriel García Márquez, Pablo Neruda, Isabel Allende e Julio Cortázar. Tutti questi autori celebrano una cultura magica e incantatrice, le loro opere parlano di amore, poesia, sentimenti e di un mondo di perfetti contrasti. Mi basta prendere in mano un loro romanzo per amare ancora di più la terra da cui provengo”.
Quali sono le donne di oggi e del passato che ispirano il suo processo creativo?
“Ne ho moltissime: l’attrice María Félix, una delle icone dell’età d’oro del cinema messicano, per la sua bellezza latina; la grinta e la sensualità di Bianca Jagger, che alternava abiti dal taglio maschile agli abiti ultra femminili che sfoggiava alle feste più in vista di New York; poi lo stile à la française di Betty Catroux e la raffinatezza selvaggia di Loulou de la Falaise, non a caso sono state entrambe eterne muse di Yves Saint Laurent. Lauren Hutton per la sua semplicità ed eleganza; Carolina di Monaco, inossidabile principessa di stile e Jane Birkin per il suo stile essenziale, ma allo stesso tempo inconfondibile”.
Il suo brand si impegna ad avere una consapevolezza maggiore nei processi produttivi, proteggendo i suoi lavoratori e gli artigiani in Colombia e Centro America… Da dove si comincia ad essere più “responsabili”?
“Si comincia dall’essere consapevoli che bisogna cambiare. Si parte dai piccoli gesti quotidiani, dallo sforzarsi di essere una persona migliore, di lavorare per creare qualcosa che non è momentaneo, ma che rimanga nel tempo e che parli di te e delle persone che ti hanno aiutato a realizzarlo. Credo sia importantissimo imparare a conoscere le persone intorno a sé, ascoltarle, valorizzarle e riconoscere lo sforzo e il lavoro di chi crede nel tuo sogno”.
Alcuni look della collezione autunno-inverno 2023/24 di Laura Aparicio
Grazie al suo successo ha dimostrato che è possibile creare un marchio riconosciuto a livello globale, realizzato 100% a livello locale…
“La lezione più importante che ho imparato è che bisogna avere pazienza: quando si fanno le cose con passione gli obiettivi si raggiungono sempre. Sono una persona curiosa, determinata, visualizzo dove voglio arrivare e non dimentico che le cose importanti nella vita richiedono tempo. Chissà dove sarò tra dieci anni…”.
Da quando ha fondato il suo marchio qual è stata la sfida più grande che ha dovuto affrontare? Quale è stata invece la parte più emozionante di questo percorso?
“La sfida più grande è stata sicuramente affrontare la paura iniziale del mettersi in proprio. Ho imparato a seguire il mio istinto, a sviluppare una grande capacità di adattamento e ad essere preparata ad agire in situazioni inaspettate. La parte più emozionante è il processo creativo, quando le idee prendono forma. Mi entusiasmo nel mio mondo di tessuti, fantasie e disegni: sono affascinata dal dialogo tra il mondo, l’arte e l’architettura e di come tutto questo confluisca nel mio lavoro”.
Per finire: in cosa si sente più orgogliosa dell’essere colombiana?
“Gli elementi che mi rendono orgogliosa sono due: il calore umano, che ci contraddistingue come persone ovunque siamo nel mondo e la nostra capacità di essere resilienti, di far fronte alle avversità uscendone rafforzati, di saper riorganizzare la nostra vita e le nostre abitudini con un approccio positivo, di affrontare tutto con un sorriso”.