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Lavori in casa con il Superbonus: come cambieranno le rendite catastali

Pugno duro del governo sui proprietari di immobili che hanno sfruttato le agevolazioni fiscali, in primis il Superbonus. Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha sottolineato che l’obiettivo dell’esecutivo sarà di obbligare chi non l’ha fatto ad aggiornare le rendite catastali e come tale pagare quanto dovuto.

Non si tratta di fare l’aggiornamento a valori di mercato”, sottolinea il ministro, “ma di precisare una norma della scorsa legge di bilancio secondo cui chi fa ristrutturazioni edilizie è tenuto ad aggiornare i dati catastali, e andremmo a verificare che l’abbia fatto”.

Lavori in casa: cosa cambierà per le rendite catastali

L’esecuzione di lavori che migliorano l’efficienza energetica (come nel caso del Superbonus 110%) o la sicurezza strutturale (come il Sismabonus) può comportare un aumento del valore complessivo dell’immobile. In questi casi, è necessario presentare una variazione catastale per aggiornare lo stato dell’immobile presso il Catasto.

Ed è proprio su questo punto che è intervenuto il ministro Giorgietti sottolineando la stretta per chi non si è adeguato a fare l’aggiornamento che potrebbe significare un aumento delle tasse sulla casa.

Secondo le simulazioni effettuate dall’Ansa, gli aumenti delle rendite catastali potrebbero essere dell’ordine tra il 16 e il 18% nel caso del passaggio di una classe e di oltre il 30% nel caso di un salto più ampio di due classi.

Prendendo ad esempio due grandi città, un aggiornamento dei valori catastali legato alle ristrutturazioni edilizie a Roma, un’abitazione popolare A4 della classe più bassa con 6 vani catastali in zona censuaria 2 con una rendita di livello base di 759 euro arriverebbe a 883 euro con passaggio di una classe (+16%) e a 1.038 euro con il passaggio di due classi (+36%).

A Milano invece, un’abitazione popolare A4 di classe intermedia con 6 vani catastali in zona censuaria 2 passerebbe da una rendita di 604 euro a 712 euro con il passaggio di una classe (+18%) e a 836 euro con il passaggio di due classi.

Ma nel mirino del Governo finiscono anche i proprietari di immobili fantasma ai quali “saranno inviate lettere di compliance; se non adempiono, l’Agenzia delle entrate si avvarrà di interventi in surroga attraverso le modalità di cui all’art 1 comma 277 della Legge 244/2007 per aggiornare le rendite”, ha aggiunto il Ministro Giorgetti.

Feneal: è una vendetta contro il superbonus

“La proposta del ministro Giorgetti di rivedere le rendite catastali per gli immobili che hanno usufruito delle detrazioni del superbonus non solo è una vendetta contro la misura ma, soprattutto, una possibile stangata contro i proprietari di case, che in Italia sono l’80% dei cittadini, la maggior parte lavoratori dipendenti che hanno patito in questi anni il peso dell’inflazione”. È questo il giudizio di Vito Panzarella, segretario generale della Feneal, il sindacato degli edili della Uil.

È una proposta, al momento, molto fumosa e poco chiara. Quando ho letto che sarebbe aumentata l’Imu sulla prima casa mi sono sorpreso perché le prime case non pagano l’Imu. Inoltre esiste già una legge che impone, a seguito della ristrutturazione di un immobile, la comunicazione al catasto che ne aggiorna la rendita. Quello che mi viene da pensare è che questa norma non abbia funzionato nel raccogliere nuove risorse. Ora capisco che il governo sia a corto di denari per la finanziaria e che questo richieda dei sacrifici, ma non li possono fare sempre gli stessi.