Gli AD delle societa’ di Wall Street hanno piu’ fiducia nella ripresa economica. Lo dimostra il fatto che il numero delle aziende che si preparano accogliere nuovo personale a bordo nei prossimi sei mesi ha superato per la prima volta in due anni quelle che invece hanno intenzione di annunciare nuovi licenziamenti.
Da un sondaggio pubblicato mercoledi’ e’ emerso che il 29% degli AD americani ha reso noto alla Tavola Rotonda aziendale (l’associazione Business Roundtable) di avere intenzione di assumere nuovo personale negli Stati Uniti nei prossimi sei mesi. La percentuale risulta superiore a quella dei dirigenti che invece si sono detti pronti ad apportare altri tagli (21%).
Si tratta della prima volta dal primo trimestre del 2008 che i nuovi posti di lavoro previsti superano i licenziamenti all’orizzonte. E’ un cambiamento fondamentale per la maggiore economia mondiale, nonche’ il nodo cruciale della fase di ripresa dalla recessione piu’ grave degli ultimi settant’anni.
La maggior parte dei CEO – il 73% – scommette su incremento dei ricavi nei prossimi sei mesi, e quasi la meta’ – 47% – e’ convinta che sia giunto il momento di aumentare le spese in conto capitale nello stesso lasso di tempo.
“Il miglioramento dell’outlook occupazionale e’ il risultato di un incremento della domanda”, sostiene Ivan Seidenberg, CEO di Verizon Communications e presidente del Tavola Rotonda. “Abbiamo riscontrato dei segnali dal settore retail, secondo cui diversi AD stanno pensando ad assumere, perche’ vedono che la domanda sta aumentando”. Seidenberg ha sottolineato che di solito avviene l’inverso. La crescita del fatturato e delle spese in conto capitale, entrambe cresciute nel primo trimestre, tendono infatti ad aumentare prima che le assunzioni riprendano a crescere di numero.
La prossima settimana gli investori avranno l’occasione di dare uno sguardo piu’ approfondito a come Corporate America si sta comportando e soprattutto come si comportera’. Riporteranno infatti i conti fiscali big del calibro di Alcoa, JP Morgan Chase, Google e General Electric.
Le societa’ facenti parte dell’associazione che sostiene iniziative volte a sostenere la competitività dell’America nella comunita’ industriale, 105 delle quali hanno partecipato al sondaggio nel periodo compreso tra il 15 e il 30 marzo, producono circa $6000 miliardi di fatturato complessivo e hanno alle proprie dipendenze oltre 12 milioni di persone.