Roma – Altro campanello d’allarme per l’economia reale. Proprio in un momento di confusione globale e di mancanza di politiche pro-crescita, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) delle Nazioni Unite invita a una maggiore coordinazione delle politiche fiscali e una maggiore regolamentazione nel settore finanziario. Misure necessarie per creare 600 milioni di posti di lavoro nei prossimi 10 anni, e poter così garantire coesione sociale e una crescita economica sostenibile.
“Quello che è cambiato rispetto allo scorso anno è il fatto che le nostre stime sono più pessimiste”, ha commentato Ekkehard Ernst, uno degli autori del report. “Ci aspettavamo una fase di stallo o di un calo del tasso di disoccupazione. Ormai non la vediamo più in questo modo. Il tasso di disoccupazione sembra destinato ad aumentare. Considerando poi la possibilità di un deterioramento delle condizioni di crescita globali, questi numeri non possono che aumentare”.
I disoccupati sarebbero circa 200 milioni, mentre 40 milioni di posti lavoro dovrebbero essere creati costantemente ogni anno, per i prossimi 10.
“Dunque, per garantire una crescita sostenibile, mantenendo coesione sociale, il mondo deve subito adoperarsi per vincere la sfida di creare 600 milioni di posti lavoro nel prossimo decennio, che comunque lascerà circa 900 milioni di lavoratori a vivere sotto la soglia di povertà dei $2 al giorno, soprattutto nei paesi in via di sviluppo”.
Anche in caso di miglioramento della situazione in Europa, secondo l’ILO il tasso di disoccupazione rimarrà attorno al 6% fino almeno al 2016.