MILANO (WSI) – Mentre a sorpresa l’Istat ha comunicato i dati di luglio sull’occupazione nel nostro paese con un aumento inaspettato, gli italiani si riscoprono un popolo di imprenditori. A dirlo l’annuale ricerca sull’evoluzione del mercato del lavoro realizzata da LinkedIn.
In un anno – tra aprile 2016 e aprile 2017 per l’esattezza – i capitani d’azienda sono aumentati del 5,1 per cento. Cosa c’è dietro? Il più delle volte si tratta di lavoratori che si sono trovati costretti ad abbandonare organizzazioni di medie e grandi dimensioni a favore di imprese più piccole e società unipersonali. La crisi ha così messo le ali agli italiani che per sopravvivere si vestono da imprenditori
I settori più in voga per le nuove start up sono la tecnologia in prima posizione, a seguire la produzione industriale (1%) e poi l’ingegneria (1%).
I nuovi imprenditori guardano anche all’estero con meta preferita delle nuove attività il Regno Unito (nonostante la Brexit), ma anche Stati Uniti e Germania. La ricerca condotta dal famoso social network dei professionisti, mette in luce anche l’aspetto inverso, ossia molti italiani che rimpatriano dall’Inghilterra e dagli Usa e tanti arrivano dal Brasile (+21,13%), dalla Russia (9,59%) e dall’India (8,76%).
Intanto LinkedIn ha anche annunciato l’arrivo di un nuovo strumento di analisi del traffico web che permette alle imprese di sapere a quali categorie professionali, aziende e settori merceologici appartengono gli utenti che visitano il loro sito web. Prende il nome di Website Demograhics e lo metterà a disposizione il famoso social network nelle prossime settimane gratuitamente.