ROMA (WSI) Continuano ad arrivare indiscrezioni in merito al pacchetto di agevolazioni che il governo sta preparando per i giovani da inserire nella prossima legge di bilancio con l’obiettivo di assumere 300mila under 29anni grazie a nuovi sgravi per le imprese, ossia uno sconto strutturale sui contributi, pari al 50% per i primi due o tre anni di assunzione.
E nell’insieme di misure spunta una norma anti licenziamento che salvaguardia chi lavora e previene condotte furbesche da parte delle aziende. A parlarne è il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti intervenendo al meeting di Rimini di Comunione e Liberazione.
Dobbiamo assolutamente evitare i comportamenti furbeschi di quanti cercano di utilizzare in qualche modo la norma, magari colpendo il lavoratore che oggi ha un posto di lavoro e deve mantenerlo. Obiettivo è di avere più occupati e non uno scambio tra chi c’è e chi arriva. Questa è la strada da percorrere e sulla quale investire come tra l’altro ripetuto più volte dal presidente del Consiglio: vogliamo fare un passo importante sull’occupazione giovanile, che oggi è l’obiettivo più importante per il nostro Paese.
Quanto costeranno le nuove misure pensate per i giovani allo Stato? La cifra di cui si parla è di circa 2 miliardi di euro.
Dipende dalla possibilità di utilizzare lo strumento del bonus giovani su una platea più o meno larga. Per garanzia giovani dall’Unione Europea abbiamo ottenuto l’innalzamento dell’età da 25 a 29 anni perché la regole comunitarie prevedevano fino a 25 anni e noi abbiamo ottenuto di innalzarla fino a 29, ma sappiamo che ogni volta che dobbiamo ottenere una regolazione diversa c’è una trattativa da fare ed è ciò che stiamo facendo.