NEW YORK (WSI) – E’ record negli Usa per i posti di lavoro offerti dalle piccole imprese americane. Una buona notizia sul fronte del mercato del lavoro. Ma non è tutto oro quel che luccica.
Come riporta Bloomberg, sulla base dei dati resi noti dalla NFIB, la National Federation of Independent Business, assumere persone qualificate in un mercato del lavoro sempre più stretto sta diventando un grosso grattacapo per le piccole imprese degli Stati Uniti, disposte a staccare assegni molto alti per attirare lavoratori qualificati. Quindi aumentano i posti di lavoro sì ma quelli qualificati.
La quota di imprese statunitensi con posizioni aperte è salita al 36 per cento nel mese di giugno, un livello record vicino a quello toccato a novembre del 2000. Per il 21% dei titolari di piccole imprese trovare i lavoratori qualificati è il loro più grande problema, anche qui una percentuale molto alta, a livelli record. Un problema, come afferma la NFIB in un suo rapporto sul caso.
“La disponibilità di lavoratori qualificati sta ostacolando la crescita dell’occupazione. In assenza di aumenti significativi delle dimensioni della forza lavoro attraverso un tasso di partecipazione più elevato, i datori di lavoro attireranno sempre più lavoratori piratati da altre imprese, piuttosto che introdurre nuove figure nella forza lavoro. Ci saranno anche compromessi sulle qualifiche”.
Ieri sul fronte macro, il dato sul settore privato dell’economia Usa che ha generato 177mila nuovi posti di lavoro in giugno come ha comunicato l’ADP. Di questi in particolare, 29mila nell’industria e 148mila nel settore dei servizi; 29mila nelle piccole aziende, 80mila nelle medie e 69mila nelle grandi aziende. Oggi si attende invece il dato sul tasso di disoccupazione a giugno.