ROMA (WSI) – In piena campagna elettorale mentre i partiti si affrettano a indicare i loro programmi e promesse, Matteo Salvini, leader della Lega Nord, lancia una proposta: tassare le imprese che impiegano robot per tutelare i lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro.
Durante un’intervista a Radio24 rispondendo alla domanda se intenda tassare l’utilizzo dei robot il leader del Carroccio è stato diretto:
“Assolutamente sì (…) Se ci sono secondo le stime 3 milioni di posti di lavoro a rischio, la vogliamo governare (la situazione), la vogliamo organizzare? Il robot deve essere un aiuto allo sforzo umano, non deve essere meramente la sostituzione dell‘essere umano. Investi, fai ricerca, mi va benissimo… però il futuro va accompagnato. In Italia ci sono geni e ingegni, siamo all’avanguardia per i brevetti, ma il futuro va governato. E sarebbe opportuno che una parte dei maggiori utili fosse utilizzata per la formazione dei lavoratori. Sono favorevole a introdurre una ‘tassa sui robot”.
L’idea di Salvini però non è tutta farina del suo sacco visto che il primo a parlare di una tassa sui robot è stato il patron e fondatore di Microsoft Bill Gates circa un anno fa. Gates aveva sostenuto l’importanza di introdurre una tassa sui robot che potrebbe liberare più persone a svolgere quei lavori per i quali gli esseri umani sono particolarmente adatti, come quelli dediti alla cura degli anziani o dei bambini nelle scuole e delle persone con esigenze speciali.
“I robot che svolgono lavori umani dovrebbero pagare le tasse (…) Al momento se un lavoratore umano guadagna 50.000 dollari lavorando in una fabbrica, il suo reddito è tassato. Se un robot svolge lo stesso lavoro dovrebbe essere tassato allo stesso livello (…) Non ritengo che le aziende che producono robot si arrabbierebbero se fosse imposta una tassa”.