STOCCOLMA (WSI) – Chi lavora 50 ore o anche più a settimana ha il 33 per cento di rischio in più di avere un ictus e il 13 per cento in più di problemi al cuore rispetto a quelli che lavorano 35-40 ore a settimana. Questi i dati diffusi da uno studio pubblicato su The Lancet che ha monitorato per 8 anni e mezzo la salute di 600mila persone provenienti da Stati Uniti, Europa e Australia.
Ed è sulla base di questi dati che la Svezia sta muovendo i primi passi per introdurre una giornata lavorativa standard a 6 ore. “La giornata lavorativa di 8 ore non è poi così efficace” – ha commentato Linus Feldt, CEO di Filimundus, azienda che sviluppa applicazioni con sede a Stoccolma – “Rimanere concentrati su un compito specifico di lavoro per 8 ore è una sfida enorme”.
Per rendere la giornata più sopportabile si finiscono per fare tante cose allo stesso tempo e si fanno pause. Allo stesso tempo “non si riesce a gestire al meglio la propria vita privata al di fuori del lavoro”.
Questi i motivi che hanno spinto il gruppo scandinavo a introdurre la giornata lavorativa standard di 6 ore lo scorso anno con il beneplacito dei suoi dipendenti. “Possiamo passare più tempo con le nostre famiglie” – continua Feldt – “possiamo imparare cose nuove e fare anche più esercizio fisico”.
Per far fronte al taglio significativo dell’orario di lavoro, l’azienda con sede a Stoccolma ha invitato il personale a non distrarsi durante l’orario di lavoro con i social network ad esempio o altre distrazioni e le riunioni sono state ridotte al minimo essenziale.
Con l’orario ridotto il personale è più motivato e ha anche più energia per far di più in meno tempo. La produttività è rimasta stabili e a livello psicologico i dipendenti ne hanno trovato molto giovamento, essendo anche diminuiti gli screzi tra colleghi e le discussioni. “La mia impressione” – dice il CEO di Filimundus – “è che ora è più facile concentrarsi più intensamente sul lavoro che deve essere fatto e si ha la capacità di resistenza e maggiore energia quando si esce dall’ufficio”.
Non solo Filimunds. A sperimentare la giornata lavorativa breve è stato anche il centro di assistenza Toyota a Gotenberg che ha aumentato i profitti del 25% secondo quanto affermato dall’a.d. Martin Banck.
A febbraio l’esperimento è partito anche in una casa di risposo, sempre in Svezia, che ha introdotto l’orario ridotto per i suoi infermieri, senza modificare i salari ma assumendo 14 persone in più. Si attenderà la fine del 2016 per capire se l’esperimento ha riscosso i frutti sperati, soprattutto per quanto riguarda le cure ai pazienti e il morale dei dipendenti.