(9Colonne) – Roma, 2 mar – Il cambiamento climatico sta cambiando anche le produzioni agricole. Dalla Coldiretti giunge, oggi, un allarme: con due mesi di anticipo sono già pronte da raccogliere le fave che da tradizione accompagnano con il pecorino fresco le gite fuori porta del primo maggio. Nelle campagne romane la maturazione nei campi di fave e piselli arriva normalmente solo in primavera. “Se il clima favorisce la stagione delle scampagnate a base di primizie, il caldo record e la mancanza di pioggia – sottolinea la Coldiretti – hanno mandato in tilt la natura lungo tutto lo Stivale con ortaggi e frutti che sono maturati con mesi di anticipo, le api che vagano confuse e il rischio concreto che si ripeta nelle campagne il disastro del 2006 quando tra caldo, siccità e maltempo, l’agricoltura ha subito danni per un miliardo di euro”.