Berglund, Comgest: “Le prospettive di stagflazione dell’economia determineranno un ritorno di interesse per le azioni con business non dipendenti dal ciclo economico”
Oltre lo scenario congiunturale, oltre le performance negative che hanno caratterizzato l’ultima frazione del 2021 e l’inizio del 2022. Comgest, boutique di investimento francese specializzata sull’investimento in azioni, conferma la sua strategia di investimento su titoli azionari “quality growth”, ossia su società che, chiarisce Gabriella Berglund, branch manager di Comgest
“hanno attività solide, trasparenti e con una crescita sostenibile nel tempo, preferibilmente a doppia cifra. Siamo invece praticamente assenti da settori come le materie prime, le banche e i finanziari e in generale abbiamo una bassa esposizione ai settori ciclici”.
L’aumento dell’inflazione e l’accelerazione nel costo delle materie prime hanno sfavorito i fondi Comgest ma ora, secondo Berglund
“le prospettive di stagflazione dell’economia, una condizione che vede la presenza di inflazione in mancanza di crescita economica, determineranno un ritorno di interesse sui titoli quality growh”.
Alcuni esempi di società che rientrano nelle preferenze di Comgest sono stati indicati da Alistair Wittet, gestore azionario Europa di Comgest, da Bhuvnesh Singh, gestore azionario Asia ex-Japan e India, e da Chantana Ward, gestore azionario Giappone.
“Dopo aver sottoperformato prima dell’invasione – ha spiegato Wittet – il portafoglio si è dimostrato successivamente più difensivo. Prevediamo un impatto diretto limitato del conflitto sui fondamentali del portafoglio, in quanto, i prodotti o servizi forniti sono di natura difensiva e quindi meno sensibili agli shock esterni. Che si tratti dei prodotti anti-obesità di Novo Nordisk o degli occhiali di EssilorLuxottica, per fare due esempi, crediamo che la domanda rimarrà robusta, come nei periodi di stress passati”.
Hermes, Asml e Dassault Systemes sono altri titoli azionari citati dal gestore di Comgest.
A questi si aggiungono Daifuku, Tsmc, Shimano, Pan Pacific, Delta Electronics e Uniqlo citati da Ward e Singh.