NEW YORK (WSI) – Il neurologo e presidente del Perlmutter Health Center in Florida, Stati Uniti, David Perlmutter, è del parere che tutti i carboidrati, inclusi i cereali integrali, possono risultare devastanti per il nostro cervello. Inoltre sostiene che dovremmo fare grandi cambiamenti alle nostre abitudini alimentari, per scongiurare aumenti di malattie e tassi di demenza di Alzheimer.
È Business Insider a riportare la sua opinione e le sue raccomandazioni circa un diverso tipo di dieta.
Secondo la sua teoria, infatti, le diete a cui si ricorre oggi giorno sono sbagliate. La demenza, i forti mal di testa, la depressione, l’epilessia, non sono malattie o disturbi che appartengono ai nostri geni, ma vengono causati dal cibo che mangiamo: “L’origine di alcune malattie al cervello è in molti casi il tipo di dieta che scegliamo”, dichiara il neurologo.
Per Perlmutter la soluzione migliore sarebbe quella tornare a una dieta basata sulle usanze alimentari del passato, quelle che consistevano nel 75% di grassi e nel 55% di carboidrati: “Solo negli Stati Uniti oggi giorno in media, le diete consistono nel 60% di carboidrati e nel 20% di grassi. L’unica cosa nel tempo che è rimasta invariata è il consumo di proteine, 20%, ma non è abbastanza”.
“I geni umani si sono evoluti nel corso dei secoli e si sono adattati alle nuove diete, come quelle con molti grassi o pochi carboidrati. Oggi giorno, praticamente, ci nutriamo nella maniera opposta rispetto ad una volta”.
Uno studio pubblicato quest’anno sul Journal of Alzheimer’s Disease, ha messo in evidenza che gli over 70 che fanno una dieta con molti carboidrati hanno un rischio 3,6 volte superiore di sviluppare un decadimento cognitivo, sebbene lieve, rispetto a chi ricorre a una dieta con pochi carboidrati.
Invece chi, nella propria dieta, ha alte quantità di grassi, ha il 42% in meno di possibilità di sviluppare un decadimento cognitivo lieve rispetto a chi assume bassi contenuti di grassi.