Unicredit ha presentato il nuovo piano industriale per il triennio 2020-2023 che prevede, tra le altre cose, una riduzione del personale per 8.000 unità e la chiusura di 500 filiali.
I tagli si concentreranno soprattutto in Italia, Germania e Austria, dove il personale verrà ridotto complessivamente del 12% e verrà chiuso il 17% delle filiali.
Secondo fonti sindacali in Italia saranno circa 5.500-6.000 le uscite di personale previste da Unicredit e sarà dunque il nostro Paese a vedere la maggior parte degli esuberi. L’a.d. Mustier ha chiarito di voler procedere “in maniera molto responsabile” come, ha rivendicato, e’ stato fatto nel corso degli scorsi anni.
Nel piano al 2023 la banca punta a 1 miliardo di risparmi lordi in Europa occidentale, equivalente al 12 per cento della base di costo 2018.
Il piano denominato ‘Team 23‘ si basa su quattro pilastri: aumento e rafforzamento della base di clienti, trasformazione e massimizzazione della produttività, gestione disciplinata del rischio e controlli, gestione del capitale e del bilancio.
L’istituto di Piazza Gae Aulenti distribuirà ai propri soci circa 8 miliardi di euro, tra cedole e riacquisto di azioni, nell’arco del piano 2020-2023, di cui 6 miliardi costituiti da dividendi e 2 miliardi da riacquisto di azioni proprie.
Per il 2019 Unicredit ha deciso di raddoppiare la distribuzione di capitale prevista dal precedente piano al 40%,di cui il 10% attraverso buy-back e il 30% con dividendi.