New York – Dopo tante indiscrezioni, è ufficiale: le mappe di Google tornano sull’iPhone, grazie ad un’applicazione scaricabile dallo store Apple. Dopo un divorzio consumato prima del lancio dell’iPhone a giugno adesso le due società riallacciano il fil rouge del business per accontentare i loro milioni di utente. “L’applicazione offre alla mappa più spazio sullo schermo e ne rende la fruizione in mobilità estremamente intuitiva. Il risultato è una mappa vettoriale ancora più nitida che si carica velocemente e consente di ruotare agevolmente le visuali 2D e 3D”, spiega sul blog di Google Daniel Graf, responsabile di Maps per il mobile”.
La nuova applicazione di Google Maps è disponibile da oggi per iPhone e dal 4 gennaio per iPod Touch sulle piattaforme iOS 5.1 e successive, in oltre 40 Paesi e 29 lingue tra cui cinese, olandese, inglese, francese, tedesco, italiano, giapponese e spagnolo. Sarà fruibile anche sugli Ipad. ”Alla base di questa applicazione c’è il nostro costante impegno a migliorare la mappatura mondiale fornendo informazioni dettagliate su oltre 80 milioni di esercizi commerciali e luoghi di interesse – aggiunge Graf -. A condurvi nel tragitto ci saranno un navigatore vocale pronto a guidarvi passo-passo, informazioni in tempo reale sullo stato del traffico, utili per evitare di rimanere imbottigliati e se volete spostarvi con i mezzi pubblici, informazioni su oltre un milione di fermate effettuate da mezzi pubblici”.
Qualche analista del settore sottolinea come forse ci sia anche dell’altro dietro questa mossa, almeno per quanto riguarda Google. Nel 2011 la società di di Mountain View ha risparmiato circa 2 miliardi di dollari di tasse, mettendo al riparo nel paradiso fiscale delle isole Bermuda 10 miliardi di dollari di profitti da tutto il mondo, pari all’80% del totale.
Così facendo, ha rivelato l’agenzia americana Bloomberg , il colosso di Mountain View, avrebbe risparmiato circa il 50% di tasse. La notizia è emersa il 21 novembre dall’analisi della dichiarazione dei redditi, depositata dalla filiale olandese di Google. Il presidente Eric Schmidt si è dichiarato “molto orgoglioso” della struttura fiscale della società, e ha detto che le misure adottate per pagare le tasse sono semplice è semplice “capitalismo”. Ci penseranno i giudici a decidere se questa spiegazione è abbastanza.