Il 24 marzo è un giorno importante nell’agenda della campagna presidenziale di Marine Le Pen: la candidata del Front National, data per favorita nei sondaggi al primo turno delle elezioni di aprile-maggio, si è recata a Mosca per un incontro formale con Vladimir Putin. I due si erano visti in via ufficiosa già nel 2014 e nel 2015, quando Jean-Marie Le Pen aveva chiesto e ottenuto due prestiti dalla Russia per un ammontare complessivo di 11 milioni di euro.
Come osservato dai commentatori e politologi europei, è molto insolito che il presidente russo incontri un candidato alle elezioni presidenziali di uno Stato estero, ancora di più in un periodo in cui il Cremlino è accusato di aver interferito fortemente nel voto negli Stati Uniti, per favorire il candidato Repubblicano Donald Trump, una personalità politica più vicina a Putin rispetto alla sfidante Hillary Clinton del partito Democratico.
Secondo un dossier del sito francese Mediapart, tre anni fa il partito di estrema destra, che vuole tornare al franco francese e adottare misure di stampo isolazionista e protezionista, aveva fatto a Mosca una richiesta relativa a un prestito finanziario stimato sui 40 milioni di euro da allora al 2017. Per l’operazione di finanziamento è stata “mobilitata una galassia di intermediari e di oligarchi”.
La banca che ha versato 9 milioni al partito di Le Pen ha fatto crac ed è finita nel mirino della giustizia russa, sempre secondo l’inchiesta di Mediapart. E con la caduta dell’istituto, “potrebbero finire anche nel dimenticatoio tutti i presunti illeciti che sono stati commessi”.
“Il prestito concesso al Front National è stato trasferito a una piccola società oscura moscovita. Un ex vice direttore è stato arrestato, sospettato di malversazione di grandi somme di denaro. Il Front National si rifiuta di lasciare un commento sulla vicenda”.
Sull’affare rimangono ancora diverse zone d’ombra. Un’inchiesta di Canal Plus ha mostrato che i Le Pen sono in contatto con il miliardario russo Konstantin Malofeev, un uomo di alto rango vicino a Putin (vedi screenshot riportato sotto). Il Cremlino ha fatto sapere che Putin non ha discusso dell’ipotesi di fornire ulteriori finanziamenti alla campagna elettorale di Le Pen.