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Super ricchi raddoppiati dal 2003, ma è una crescita destinata a rallentare

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Quanti soldi sono necessari per essere considerati “super ricchi” oggi? Negli anni 2020, il benchmark è avere 100 milioni di dollari in asset investibili. Partendo da questa “definizione” si possono leggere e analizzare le ultime tendenze del  rapporto della Henley & Partner , secondo il quale la popolazione di ultra ricchi (i cosiddetti “Centi-Millionaires“) è raddoppiata negli ultimi 20 anni a causa dell’impennata dei prezzi degli asset in tutto il mondo.

Una crescita così forte che mostra come siano aumentati nel giro di poco tempo il valore degli asset; dagli immobili e terreni alle azioni, alle società private e all’arte. E anche nel settore della tecnologica, soprattutto negli Stati Uniti, che ha contribuito ad alimentare la crescita dei super ricchi. Secondo Forbes e altre società di monitoraggio della ricchezza, il numero di miliardari nel mondo è salito alle stelle da meno di 500 persone nel 2003 a più di 2.600 persone oggi.

Ma secondo il rapporto, questa crescita probabilmente rallenterà nel prossimo decennio, dato che i tassi di interesse continueranno a restare alti per molto tempo ancora.

Quanti ‘Centi-Millionaires’ ci sono al mondo

Secondo il rapporto, attualmente ci sono 28.420 centomilionari nel mondo, più del doppio rispetto a 20 anni fa e un aumento del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La maggior parte sono concentrati negli Stati Uniti, con il 38%, seguiti dai grandi mercati emergenti di Cina e India. Un terzo di questa ‘comunità’ mondiale vive in 50 città chiave in tutto il mondo, con New York al primo posto.

Juerg Steffen, CEO di Henley & Partners, afferma che la fascia di persone che hanno oltre 100 milioni di dollari rappresenta la migliore definizione nel mondo di oggi di cosa significhi essere “super-ricco”. A inizio rapporto afferma:

Non molto tempo fa, alla fine degli anni ’90, la maggior parte delle banche considerava 30 milioni di dollari come la fortuna necessaria per raggiungere questo status. Tuttavia, da allora i prezzi degli asset sono aumentati in modo significativo, rendendo il nuovo benchmark pari a 100 milioni di dollari

Anche l’Italia è in classifica, seppur lontane dalle prime posizioni: Milano è al 25° posto con 140 tra i super ricchi, Roma al 33° con 94.

Nel dettaglio, questa è la top 10 delle città:

Perchè si fermerà questa crescita

Ma perchè questa crescita? In parte è dovuta ai bassi tassi di interesse e la conseguente pioggia di denaro in tutto il mondo a partire dalla crisi finanziaria del 2008.

Ma con la fine dell’era dei tassi di interesse a zero, il tasso di crescita potrebbe rallentare. Il rapporto prevede che la popolazione miliardaria crescerà “solo” del 38% nei prossimi dieci anni, da 28.420 a circa 39.000 entro il 2033. Andrew Amoils, capo ricercatore della New World Wealth, che ha realizzato la ricerca di Henley & Partner, ha affermato che “i prossimi 10 anni saranno più lenti rispetto agli ultimi 10 anni”.

Ricchezza famigliare in crescita in Italia

Ma non sono solo in aumento i milionari; anche le ricchezze delle famiglie medie negli ultimi anni sono aumentate. Soprattutto in Italia, secondo l’ultimo rapporto della Banca d’Italia. I dati rilasciati a gennaio 2023 (che considerano il periodo fino alla fine del 2021) indicano che il patrimonio netto delle famiglie italiane, calcolato come la somma delle loro attività reali e finanziarie al netto delle passività finanziarie, ha raggiunto i 10.422 miliardi di euro, equivalente a 176.000 euro pro capite. Questo rappresenta un aumento del 3% rispetto all’anno precedente, ovvero oltre 300 miliardi a valori correnti, secondo l’analisi Istat-Bankitalia.

Tuttavia, un’osservazione più attenta rivela che si tratta di un aumento “apparente”, poiché la ricchezza in termini reali è diminuita dell’1,1%, in contrasto con il trend del 2020 (+1,7%). Inoltre, il rapporto tra il patrimonio e il reddito è sceso da 8,71 a 8,66.

Nonostante l’aumento, la ricchezza netta pro capite delle famiglie italiane alla fine del 2021 rimaneva inferiore a quella di molti altri Paesi europei, ad eccezione della Spagna (dato disponibile fino al 2020). Secondo il rapporto, a partire dal 2018 la crescita della ricchezza pro capite è stata modesta per le famiglie di Francia, Regno Unito, Germania e Italia, mentre è stata più sostenuta per le famiglie canadesi e statunitensi, grazie all’andamento positivo delle attività finanziarie. Negli ultimi anni, soprattutto nel 2021, la crescita in Italia è stata inferiore rispetto a quella degli altri Paesi. In particolare, la ricchezza netta pro capite delle famiglie italiane si attestava a 176.000 euro, in contrasto con i 368.000 euro del Canada, i 287.000 euro della Francia, i 265.000 euro della Germania e i 183.000 euro del Regno Unito.