In epoca recente, il Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, Antonio PATUELLI, ha pensato bene di proporre la possibilità di “fare i nomi” dei grandi debitori risultati insolventi che hanno provocato il dissesto di alcune banche e quindi l’intervento pubblico per il relativo salvataggio.
La proposta fa discutere!
Se dovessi dire la mia al riguardo, per onestà intellettuale, penso che le maggiori responsabilità vadano ricercate fra chi questi “affidamenti” incerti e privi di adeguate garanzie li ha erogati e molto meno in chi li ha percepiti.
Proprio oggi, leggendo qualche pagina specializzata della stampa scritta apprendo di alcune decisioni assunte dall’Arbitro per le Controversie Finanziarie – ex Ombundsman bancario, Arbitro Bancario e Finanziario, Patti Chiari, MIFID e altro ancora, il tutto creato apposta per confondere – contro Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza.
Queste, finite in liquidazione coatta amministrativa in forza del decreto 99 del 25 giugno u.s., soprattutto nell’ultimo decennio erano soliti pressare la rete delle rispettive filiali laddove, in occasione di richieste di affidamenti o finanziamenti di vario genere avanzate dalla clientela – soprattutto dal mondo delle imprese – avevano il compito di “vendere” “azioni & obbligazioni proprie”.
Gli imprenditori, a loro volta, erano “spintaneamente” indotti all’acquisto, pena la rinuncia alla linea di credito.
Tecnicamente, nella pratica operativa i fatti e le operazioni descritte davanti all’Arbitro vengono identificate come “operazioni baciate”.
Anche i mafiosi, esercenti attività economico imprenditoriali, forti del loro potere intimidatorio fondato sulla violenza, spesso non solo fisica, quando si presentano al cospetto di piccole imprese sul territorio oltre alla pretesa del “bacio come segno di riverenza e assoggettamento”, invitano il malcapitato ad approvvigionarsi in un certo modo e presso ben determinati fornitori.
Il “bacio” non è solo e sempre frutto di una intesa affettiva e certamente non lo è mai stato nel mondo bancario.
Gli scandali recenti e ripetuti ci stanno dicendo che per sopravvivere alle ingiustizie, alle sopraffazioni, bisogna darsi un bacio per suggellare una intesa.
Adesso, aspettiamo il grande lavoro della Commissione Parlamentare d’Inchiesta appena formalizzata con una legge apposita, forse riusciremo a sapere e conoscere, per rimanere al mondo dell’hard, anche qualche rapporto incestuoso tra “Politica & Affari”.
Forse, non so Voi, ma io, quale inguaribile ottimista, ci spero!